Servizio civile 2022 in Emilia-Romagna: 223 posti disponibili

Cesena

Educazione ambientale, avvicinamento dei giovani alle istituzioni, promozione del patrimonio culturale e di eventi, inclusione e tutoraggio scolastico, realizzazione di laboratori artigianali, sostegno ai disabili e ai senza dimora, percorsi di interculturalità.

Sono solo alcune delle finalità dei 13 co-progetti di Servizio civile regionale (Scr) 2022 che la Regione Emilia-Romagna finanzia con 833mila euro.

Quest’anno l’incremento di 200mila euro delle risorse regionali dedicate al Scr ha permesso di finanziare 60 posti in più rispetto al 2021. Parte di questo contingente di posti è dedicata alle attività di educazione ambientale, novità del Scr in risposta alla specifica richiesta pervenuta dai giovani partecipanti nel 2021 al percorso regionale “Youz generazione di idee” primo Forum giovani dell’Emilia-Romagna.     

I posti disponibili per i co-progetti in tutto il territorio regionale sono 223, di cui 39 a Bologna, 18 a Ferrara, 50 a Forlì-Cesena, 33 a Modena, 6 a Piacenza, 25 a Ravenna, 40 a Reggio Emilia e 12 a Rimini. Le domande vanno presentate entro il 13 luglio.

Come fare domanda

Le modalità per aderire al Servio civile sono sulle  pagine web della Regione ( https://sociale.regione.emilia-romagna.it/servizio-civile/avvisi/pubblicati-gli-avvisi-provinciali-del-servizio-civile-regionale-2022) e presso i  Coordinamenti provinciali degli Enti di Servizio civile (Co.Pr.E.S.C.) .

Per saperne di più

I co-progetti hanno una durata che va dai  6 agli 11 mesi, con un impegno settimanale di  20 o 25 ore distribuite su 5 giorni, e prevedono tutti un riconoscimento equiparato a quello del servizio civile universale, che consiste in un  assegno mensile di 444,30 euro per un impegno di 25 ore settimanali e di  355,50 euro al mese per un impegno orario settimanale di 20 ore.

Alla fine del percorso, la Regione Emilia-Romagna rilascia un attestato di partecipazione e, nei casi in cui sia stata attivata una apposita convenzione, le Università o gli istituti scolastici possono riconoscere crediti formativi per l’esperienza svolta dallo studente. 

Ogni co-progetto ha una parte dei posti dedicata a chi ha bassa scolarizzazione (titolo di studio inferiore a quello conseguito nella scuola secondaria di secondo grado - “superiori”); a chi non è impegnato nello studio, nel lavoro, nella formazionea chi è residente o domiciliato nelle aree interne e montane.

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