Test - Le luci su Bologna sono imolesi e concorrono al Compasso d’oro.

Lab Protec
  • 03 ottobre 2024

RIMINI

NICOLA STRAZZACAPA

I tassi continuano a salire e a livello nazionale si registra un vero e proprio crollo dei mutui, ma il mattone va in controtendenza e continua a dimostrarsi un’attrazione irresistibile. Specie in Romagna, dove, nonostante la difficoltà crescente a farsi finanziare gli acquisti quasi per intero, trovare casa è durissima perché gli immobili vanno a ruba. E’ il refrain praticamente in coro delle varie agenzie del territorio all’indomani dell’analisi del Consiglio nazionale del Notariato, che, sulla base delle rilevazioni effettuate sui dati statistici notarili, parla di una diminuzione dei mutui per l’acquisto della casa del 23.56% nel raffronto fra il primo trimestre 2023 e quello 2022.

Capitale erogato in flessione

A gennaio, spiegano i professionisti nella ricerca, «diminuzione dei prestiti bancari è stata pari al 15,8% per accentuarsi a febbraio, con un decremento del 29,3%. Ricordando l’andamento del mercato delle compravendite che ha segnato, comunque, una diminuzione del solo 2,72% nel bimestre , è impressionante come il numero di mutui concessi, e in percentuale il capitale erogato, sia in forte flessione, quasi ad evidenziare il fatto che le persone stiano acquistando case più coi propri capitali rispetto al passato, a causa del forte aumento dei tassi di interesse».

La disponibilità

Chi meglio di Pier Paolo Baccarini per analizzare questo fenomeno? E’ infatti vice presidente regionale della Fiaip Romagna, che rappresenta circa 150 agenti immobiliari delle province di Ravenna, Rimini e Forli Cesena, oltre che contitolare di un’agenzia immobiliare. «Non sono affatto d’accordo, il vero problema in Romagna oggi non è vendere, ma il fatto che mancano gli immobili da alienare: il mercato è vivacissimo. Anche la recente alluvione ha ribadito che l’italiano non sta fermo, anzi, dopo la grande paura molti vogliono cambiare casa o sistemarla e nel primo caso si fa fatica perché non c’è appunto disponibilità. Come Agenzia Baccarini per aiutare gli alluvionati abbiamo anche messo a disposizione 12 immobili che stavamo periziando (è sempre fondamentale la fase di controllo edilizio e catastale prima di vendere) per le persone in difficoltà» esordisce, individuando nel Covid uno dei punti di svolta del mercato: «La pandemia ha fatto comprendere e riscoprire l’esigenza di spazi vivibili e lo smart working ha sbloccatola ricerca delle strutture a 15-20 chilometri dalle città dotate di terrazzi e giardini, che sono diventate le più richieste. Oggi abbiamo istanze giornaliere di acquisto e riusciamo a vendere una o due strutture. La gente che vuol comprare acquista lo stesso a dispetto dell’aumento dei tassi d’interesse, anche perché un domani c’è sempre la possibilità della surroga. E il trend viene confermato anche dai numeri: dal 2010 al 2020 c’è stato un calo medio del valore degli immobili del 2% all’anno, poi nel 2021 si è registrato un più 8% e nel 2022 più 5%. Quelli che vanno a ruba oggi sono quelli con due bagni, balcone, giardino, tre camere da letto: sono questi quelli che si fa fatica a trovare».

Agenzie ancora “sotto assedio”

Il trend è confermato anche da un “tour” nelle agenzie immobiliari cittadine. «Un calo c’è, quasi nell’ordine del 50%, ma è quello delle richieste, non delle operazioni di acquisto. Questo è dovuto al fatto che ci sono meno operazioni “rischiose” in fatto di mutuo, intendendo per tali quelli finanziati per più dell’80%: erano il 60-70% del totale e sono quasi tutti spariti, perché le persone ai tassi attuali non riescono più a sostenerle visto che le abitazioni hanno ancora gli stessi prezzi. O meglio, il calo è molto lento e alla fase iniziale, mentre quello delle vendite è stato praticamente nullo: noi siamo un ufficio da un centinaio di compravendite all’anno e se prima ce n’erano 8-9 al mese, oggi saranno 7-8» aprono la fila da TempoCasa Rimini.

«Bene o male, le vendite sono rimaste le stesse, sono più carenti invece le richieste d’affitto, dove l’offerta è molto bassa. Continuiamo a fare trattative con i clienti tutti i giorni e molti si rivolgono alle banche per accendere mutui. Purtroppo gli immobili disponibili non sono tantissimi, anche perché diversi proprietari si danno alla vendita privata» fanno eco da una delle agenzie Tecnocasa in centro, prima che chiuda il cerchio Obiettivo Casa: «Al di là del momento (da metà luglio a fine agosto c’è un fermo perché la gente è in ferie), come agenzia trattiamo quasi esclusivamente il nuovo e su quello con consegna a fine 2024 la gente si butta ancora: anche se con i mutui c’è incertezza, non c’è paura. Abbiamo già venduto tutto quello che avevamo ultimato e sui progetti in partenza la richiesta non manca affatto. Anche se purtroppo il Superbonus 110% ci ha remato contro, perché ha comportato un grosso innalzamento dei prezzi e taglia così fuori il cliente medio. Il poco usato che abbiamo, lo esauriamo in genere addirittura nell’arco di un mese, un mese e mezzo: se il prezzo è giusto si piazza tutto nel giro di poco tempo».

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