"Segre come il fiume": le memorie di Liliana il 16 agosto a Rimini

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Si intitola “Segre come il fiume” lo spettacolo teatrale che la compagnia del Teatro del Krak porta in scena lunedì16 agosto, alle 21 alla Corte degli Agostiniani di Rimini.

Ispirato alla storia di Liliana Segre, sopravvissuta di Auschwitz dove venne deportata all’età di 13 anni, lo spettacolo è un’iniziativa promossa da Anpi Sezione di Rimini, col Comune di Rimini Attività di Educazione alla Memoria, nell’ambito del programma di commemorazione del 16 agosto, anniversario dell’uccisione dei tre giovanissimi partigiani riminesi (i tre martiri Mario Capelli, Luigi Nicolò e Adelio Pagliarani) che il 16 agosto 1944 furono impiccati per mano nazi-fascista nella piazza del centro storico Giulio Cesare (poi rinominata piazza Tre Martiri).

Scritto e diretto da Antonio Tucci, interpretato da Alberta Cipriani e prodotto dal Teatro del Krak, lo spettacolo teatrale è liberamente tratto dai tre libri: “La memoria rende liberi” di Enrico Mentana e Liliana Segre. (Rizzoli); “Fino a quando la mia stella brillerà” di Liliana Segre con Daniela Palumbo (Edizioni Piemme); ed 
“Erede della memoria è colui che ascolta”, Liliana Segre.

Il racconto di Liliana Segre

Liliana Segre ha otto anni quando, nel 1938, le leggi razziali fasciste si abbattono con violenza su di lei e sulla sua famiglia. Discriminata come “alunna di razza ebraica”, viene espulsa da scuola e a poco a poco il suo mondo si sgretola: diventa “invisibile” agli occhi delle sue amiche, è costretta a nascondersi e a fuggire fino al drammatico arresto sul confine svizzero che aprirà a lei e al suo papà i cancelli di Auschwitz. Dal lager ritornerà sola, ragazzina orfana tra le macerie di una Milano appena uscita dalla guerra, in un Paese che non ha nessuna voglia di ricordare il recente passato né di ascoltarla. Dopo trent’anni di silenzio, una drammatica depressione la costringe a fare i conti con la sua storia e la sua identità ebraica a lungo rimossa.

«Scegliere di raccontare è stato come accogliere nella mia vita la delusione che avevo cercato di dimenticare di quella bambina di otto anni espulsa dal suo mondo. E con lei il mio essere ebrea».

Un lavoro teatrale per offrire ai giovani l’opportunità di non dimenticare la tragedia della Shoah, definita dal premio Nobel Elie Wiesel come “la più grande tragedia della storia”.

L’ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria (scrivendo una e-mail a: rimini.anpi@gmail.com) e pre-assegnazione di un posto numerato, fino ad esaurimento posti. All’ingresso dovrà essere esibito il green pass con un documento di identità valido (decreto 105/2021)

Maggiori dettagli sulla pagina del sito della memoria del Comune di Rimini, al link https://memoria.comune.rimini.it/news/segre-come-fiume.

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