Scuole a Faenza, lezioni sospese ma l’anno scolastico non è a rischio

Faenza

FAENZA. Le scuole di ogni ordine e grado restano chiuse, per il momento, fino all’1 marzo: saltano gite scolastiche, uscite didattiche, lezioni e programmi. Ma ci saranno dei riflessi sull’anno scolastico? Se lo chiedono studenti, genitori e insegnanti. «In merito alle gite - spiega l’assessora all’Istruzione Simona Sangiorgi - sono state annullate tutte quelle programmate nelle prossime due settimane e si attende l’evolversi della situazione per quelle successive. Molti hanno già versato delle quote che probabilmente si perderanno, ma se la situazione è di emergenza, c’è poco da fare. Per il momento restano in piedi le uscite programmate più a lungo termine».

Per quanto riguarda l’anno scolastico, lezioni e programmi, sono numerose le richieste di chiarimenti circa gli eventuali recuperi dei giorni di sospensione delle attività didattiche.
«Trattandosi di emergenza sanitaria e quindi di lezioni perdute per causa di forza maggiore - spiega Sangiorgi - i giorni di chiusura causa ordinanze non vanno recuperati. L’anno scolastico resta valido anche se non si sono rispettati i 200 giorni minimi. Le assenze degli studenti, imputabili alla grave situazione, rientrano nelle deroghe previste dalle norme e non pregiudicano la possibilità di procedere alla valutazione degli studenti. Poi è ovvio che bisognerà vedere come evolve l’emergenza».

Sospese le gite

Jole Matassoni dirigente scolastica dell’Istituto Alberghiero “Artusi” di Riolo Terme con 15 anni di esperienza si trova in una situazione difficile da gestire: «Non mi è mai capitata una cosa simile - afferma - . Si tratta di una chiusura disposta dalle autorità, nessuno entra nei plessi, nemmeno il personale Ata, nemmeno io. C’è sentore stamattina (ieri ndr) che il periodo potrebbe essere prolungato anche oltre l’1 marzo. Noi abbiamo sospeso gite anche la prossima settimana: non mi sento di mandare in giro studenti in condizioni incerte. In passato su ordinanze del prefetto le scuole sono rimaste chiuse per nevicate o maltempo, ma per pochi giorni, stavolta il periodo è più lungo. Si è appena concluso il primo quadrimestre, il 31 gennaio. Se ora in questo periodo ci si ferma ad una settimana di interruzione, la didattica non subirà grandi ripercussioni, ma se si dovesse andare oltre, vedremo cosa fare. Ricordo anni in cui anche per una semplice influenza ho avuto classi con soli tre studenti per oltre una settimana e poi tutto è proseguito regolarmente. Stiamo costantemente informati per recepire eventuali disposizioni. Direi che occorre restare tranquilli».

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