Gli esperti “bocciano” il rinvio. Domani (lunedì 18) anche le scuole superiori tornano in presenza almeno per il 50 per cento. Questo il parere del Comitato tecnico scientifico che si è riunito d’urgenza questa mattina dopo la richiesta del governo di un’indicazione sul ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, conferma quindi il ritorno in classe da domani, anche se non nasconde le sue perplessità.
“Mi permetto di osservare che sulla scuola continua una situazione di incertezza – dichiara Bonaccini – che va a discapito in primo luogo di studenti, genitori e di chi nella scuola lavora. Ieri l’Istituto superiore di sanità ha parlato del rischio di pandemia fuori controllo, un’affermazione molto forte e preoccupante. Oggi il consulente del ministero della Salute ha evocato la necessità di un lockdown generalizzato. Sempre oggi, però, il Cts si è riunito per spiegarci che le sue stesse valutazioni di qualche mese fa sull’incompatibilità della scuola in presenza per la zona gialla sono superate e che la didattica in presenza ora è addirittura compatibile con la zona arancione. Il Cts farebbe anche salve le diverse valutazioni rispetto all’andamento dell’epidemia nei territori, riconoscendo quindi la necessità di eventuali ordinanze regionali. Ma i diversi Tar accolgono o bocciano le ordinanze regionali a prescindere dall’andamento dell’epidemia, come si è visto negli ultimi giorni. Ho rispetto della scienza e ho rispetto delle sentenze. Quindi, come ho detto, da domani anche i ragazzi delle scuole secondarie superiori dell’Emilia-Romagna torneranno in presenza almeno al 50%. Non ho alcuna intenzione di accrescere il caos. Il fatto poi che avremo Regioni in zona gialla con la didattica a distanza anche per le scuole elementari e Regioni in zona arancione con la didattica in presenza anche per le scuole superiori è una contraddizione che non spetta a me risolvere. Ci penserà il Governo, quando riterrà.”