A una settimana circa dall’inizio delle lezioni, in Emilia-Romagna previste per venerdì 15 settembre, le famiglie italiane stanno iniziando a fare i conti con il caro scuola. Secondo Federconsumatori l’aumento dei costi riguarda soprattutto il corredo scolastico come zaini, astucci, quaderni e pennarelli (+6,2% rispetto al 2022), i libri (+4%) e le dotazioni tecnologiche (+2%). Una spesa per famiglia, sempre stando ai dati di Federconsumatori, pari a poco più di 600 euro a studente, a cui si aggiungono i 500 euro per l’acquisto dei libri di testo. Ed è proprio in queste situazioni che nascono alcune iniziative improntate sul risparmio. Come, ad esempio, il mercatino dei libri online a Imola, una bacheca di annunci di compravendita di testi e multimedia usati, con lo scopo di mettere in contatto offerenti e cercatori (via e-mail o telefono) senza intermediari.
Senza dimenticare alcune iniziative legate alla solidarietà. L’ultima è quella rilanciata dal Lions Club Italia chiamata «Zaino sospeso», dove chi vuole donare materiale scolastico, anche usato ma in buone condizioni, a chi non può permetterselo può conferirlo in appositi contenitori all’interno dell’esercizio commerciale aderente. Un’iniziativa che, però, a Imola ancora non ha preso piede.
Le cartolerie a Imola
«Sinceramente non vedo tutta questa differenza con gli altri anni – commenta Elisa Gentilini, titolare della Cartolibreria Pi Greco di via Pacinotti –. Un calo drastico non l’abbiamo avuto, forse merito anche delle diverse promozioni che permettono ai nostri clienti di comprare bene ed a prezzi davvero buoni. L’acquisto di libri di testo? La richiesta e gli ordini ci sono, ma la cosa curiosa è che, a pochi giorni dall’inizio della scuola, non sono ancora venuti a ritirarli. Forse le famiglie devono ancora tornare dalle ferie oppure aspettano la busta paga di settembre».
Umori opposti, invece, alla cartoleria Il Globo di via Baruzzi. «La situazione è insostenibile e così è impossibile lavorare. Per fortuna con promozioni e buoni sconto riusciamo a starci dentro – spiega la titolare, Giuseppina Perna –. Il prezzo delle fotocopie è raddoppiato, la carta costa come l’oro e sono cresciute anche le spese di spedizione. Sulla vendita dei libri ormai non guadagniamo più nulla, fermo restando che una volta ci arrivavano a luglio e oggi invece non li abbiamo ancora in negozio. Quelli usati poi ormai non vanno più nemmeno di moda».
Alla cartoleria Arcangeli in via Emilia, il pensiero è che «tutto questo allarmismo creato a livello nazionale andrebbe ridimensionato – precisa la titolare Chiara Pelliconi –. I costi della carta erano già aumentati nel 2022 ed ora pare che la situazione si stia assestando. Il problema semmai è che le famiglie si trovano a pagare tutto in una volta a settembre, invece che magari dilazionato nel tempo. Ai nostri clienti però consigliamo personalmente cosa acquistare, così da comprare bene e spendere il giusto. I libri di testo, invece, sono un discorso a parte: non è possibile che una famiglia con due figli, iscritti nella stessa scuola, non possa utilizzare lo stesso volume perché l’istituto sceglie di cambiarlo ogni anno. Idem per i ripetenti, spesso costretti a comprarne altri nonostante rimangano nella stessa scuola e addirittura classe. Anche per questo la richiesta di libri usati non è altissima».
Si chiama «Benvenuti al liceo» ed è l’iniziativa pensata dall’associazione Officina Immaginata per gli studenti che il prossimo 15 settembre inizieranno il loro percorso in uno dei licei imolesi insieme a nuovi compagni. Arrivata alla terza edizione, si svolge, fino a domani, negli spazi del Centro giovanile Ca’ Vaina di viale Saffi e ha come obiettivo far sì che gli studenti possano conoscersi tra loro e «rompere il ghiaccio» con qualche giorno d’anticipo rispetto al suono della campanella. «È un’attività divertente e rodata che piace a noi e serve molto ai ragazzi e alle ragazze che vi partecipano – fa sapere il responsabile dell’area scolastica di Officina Immaginata, Filippo Tassi. Quest’anno sono presenti 250 studenti di 14 classi, grazie al coordinamento della referente dei licei Nicoletta Balzaretti, quindi la risposta c’è». Ma come funziona l’attività? «Ogni classe in una settimana “lavora” per due giorni – dettaglia Tassi –. Il primo sia nella sede scolastica che a Ca’ Vaina, mentre il secondo tutto nella struttura dell’associazione. Qui si cimentano divertendosi in diverse discipline, unendo lo sport alla cultura e ad alcune materie come storia e italiano. In più agli educatori sono affiancati, in qualità di tutor, alcuni studenti di quarta o quinta liceo».
Soddisfatto dell’iniziativa anche l’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi. «Ve la ricordate l’ansia del primo giorno di scuola delle superiori? Entrare in una classe in cui non si conosce quasi nessuno, finire seduti di fianco a qualcuno di cui non si sa ancora nulla, la difficoltà delle prime lezioni di materie incomprensibili, il confronto con il mondo degli studenti più grandi – ha scritto sui social –. Così, invece, il primo giorno di scuola diventa più semplice, perché si entra in quelle quattro mura insieme a chi già si conosce, più forti e sicuri perché “insieme si va più lontano”. E lo si fa a Ca’ Vaina, all’aperto, dove così entrano in contatto anche con il nostro centro giovanile, un luogo che è prima di tutto il loro, a loro disposizione per attività scolastiche ed extrascolastiche».
E certo, piuttosto che pagare i libri di testo per la scuola dell’obbligo lo Stato preferisce sovvenzionare una pletora di enti inutili…