Scontri prima di Cesena - Rimini: caccia ad altri responsabili

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Sono state già formalizzate le prime otto denunce (alle quali seguiranno le relative richieste di Daspo) per altrettanti dei partecipanti alla maxi rissa avvenuta alle 12.15 di domenica. Uno scontro (programmato) tra ultras del Rimini e del Cesena che è andato in onda per circa 8 minuti in strada sulla via Cesenatico, a fronte di un paio di esercizi commerciali e di alcune abitazioni nella frazione di Ponte Pietra.

I primi 8 identificati, nell’immediatezza dei fatti, come riportato ieri dal Corriere sono 5 ultras del Rimini e tre del Cesena. Non resteranno gli unici a pagare le conseguenze dell’accaduto. È l’intento della Digos sia della questura di Forlì-Cesena che di quella di Rimini. Che stanno collaborando per arrivare a identificare il maggior numero possibile di partecipanti alla battaglia di strada.

Ieri chi vive a ridosso della zona degli scontri, passeggiando per la frazione, ha trovato a terra e nascosti nei cespugli del parco vicino all’area della rissa “residuati” dello scontro. Sotto forma di spranghe di ferro ed aste di legno.

Poco dopo mezzogiorno di domenica nel breve volgere di pochi minuti, i residenti della frazione di Ponte Pietra avevano chiamato i numeri di sicurezza per avvisare di uno strano assembramento di persone a ridosso del bar Capriccio, nella piazza Prampolini che sorge alle spalle dell’esercizio commerciale. Una manciata di minuti dopo da Macerone (frazione sempre sulla via Cesenatico che dista 3 chilometri e mezzo da Ponte Pietra) i residenti segnalavano sempre al 112 una decina di auto in marcia verso Cesena. Con a bordo persone che avevano effettuato una breve sosta per indossare cappucci e armarsi di catene, spranghe e bastoni prima di proseguire nel viaggio in “direzione stadio”.

Il resto è storia... avvenuta in mezzo alla strada. Con le auto di Rimini (per un totale di una cinquantina di ultras) che hanno “casualmente incrociato” il centinaio di supporter del Cesena usciti dal bar proprio nel momento giusto per poter menare le mani.

Sono serviti minuti perché sul posto arrivassero in massa le forze dell’ordine. Che nel frattempo gravitavano più su Savignano dove altri ultras bianconeri si erano accalcati a ridosso della via Emilia nella speranza di poter venire a contatto con i veicoli che da Rimini viaggiavano verso Cesena.

A Ponte Pietra tra bottigliate, sassate, bastonate e colpi di cinghia e catene, un numero imprecisato di persone è rimasto contuso e ferito. Allontanandosi poi anche a piedi per i campi circostanti per non essere intercettato dagli agenti.

Doppio il binario su cui procederà ora la polizia per venire a capo di nuovi volti e nomi tra i partecipanti alla rissa.

I primi 8 identificati sono tre ultras del Cesena che una pattuglia della guardia di finanza ha fermato direttamente sul posto dopo gli scontri; e 5 ultras del Rimini di cui era stata letta la targa dell’auto durante la battaglia in strada. Sono stati identificati mentre tentavano di tornare a Rimini imboccando l’autostrada A14 in direzione sud.

La polizia ha a disposizione immagini filmate sul posto da alcuni smartphone. Oltre alle telecamere di sicurezza dei negozi posti frontalmente al punto degli scontri.

Inoltre, in particolar modo per circoscrivere tutte le auto arrivate da Rimini in quel momento, il percorso da Cesenatico a Cesena è disseminato di telecamere di sicurezza dei due Comuni, alcune delle quali dotate di sistema di riconoscimento di targa. Sarà un lavoro non rapido quello degli investigatori. Richiederà l’incrocio di molti dati oltre alla conoscenza delle rispettive curve di tifoseria da parte dei poliziotti di Cesena e Forlì. Impossibile dunque al momento sapere quanto servirà prima che possano diventare ufficiali nuovi deferimenti e Daspo.

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