Corsini: «Sconto Irpef per chi fa vacanza in Italia»

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Riqualificazione degli hotel, piscine in spiaggia, investimenti sui collegamenti aerei e stradali. Senza trascurare la necessità di rivedere il sistema dei controlli delle acque di balneazione. Al traguardo di ferragosto, il momento clou della stagione, facciamo il punto con l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, che per il futuro del settore gioca il suo asso nella manica: scontare dalle tasse le spese per le vacanze.
Gli operatori sono scettici sul pienone di ferragosto. Secondo lei per ora come è andata?
«È stata una stagione difficile, con chiaroscuri. Maggio non è esistito, week end spazzati via dal maltempo e dal freddo che hanno impedito di fare incassi importanti, ma hanno anche rallentato le prenotazioni dalle città del Nord. E’ stato un buon giugno, aiutati dal tempo, e un luglio molto a macchia di leopardo. Mediamente però gli alberghi che hanno investito e riqualificato hanno sofferto meno»
Parliamo proprio di qualità e riqualificazione. Ci sono ancora centinaia di strutture a una due stelle che non possono offrire alta qualità. E poi c’è il sistema dell’autocertificazione delle stelle che spesso non corrisponde alla realtà della struttura. La Regione cosa può fare?
«Con il bando del 2016 e con quello appena pubblicato abbiamo messo 40 milioni di euro a disposizione degli hotel. Ci sono oltre 3mila alberghi sulla costa, non dico tutti, ma una parte consistente ha gli strumenti per riqualificarsi. Il problema della classificazione è la prima cosa che affronteremo nella prossima legislatura. La legge 16 va rivista, i parametri delle stelle sono cambiati».
Da un problema all’altro: la balneazione. Questa estate è esploso il caso a livello nazionale, con lo stop alla balneazione in 18 località della costa per i valori eccessivi di batteri in mare registrati da Arpae. Il problema è scoppiato perché i controlli sono stati fatti proprio dopo l’apertura degli scarichi in mare a seguito delle precipitazioni. Era normale trovare quei valori…
«Non possiamo cambiare la metodologia dei controlli, ma ci sono dei margini per migliorare la procedura. A fine mese incontreremo i sindaci e riproporremo la nostra proposta da presentare al Governo, perché deve essere una proposta condivisa»
Sì, perché qualcosa non va. Facciamo più controlli di tutti gli altri a garanzia dei turisti e proprio per questo finiamo quasi per apparire il mare più inquinato…
«Come numero di spiagge eccellenti per la balneazione siamo i primi. Ma bisogna separare i controlli della classificazione da quelli per la gestione dell’emergenza. Purtroppo quest’anno c’è stata la coincidenza. Proporremo al ministero questa modifica, chiederemo che ci venga consentita la deroga anche in questi casi, non solo in quelli già previsti dalla normativa»
Parliamo di collegamenti e infrastrutture: Aeroporto di Rimini, c’è un privato che investe di tasca propria, e chiede un po’ più di attenzione da parte degli enti pubblici (e dei privati). Cosa si può fare?
«Come Regione aumenteremo le risorse per i bandi per i vettori aerei. A Rimini c’è già stato un sensibile aumento di passeggeri. Proveremo ad aumentare i voli dalla Germania e dalla Russia, stiamo preparando un pacchetto di iniziative insieme a Destinazione Romagna».
E il futuro dello scalo di Forlì? Ripartirà?
«Chiediamo al governo che rispetti le promesse fatte in campagna elettorale e firmi il decreto che sblocca le risorse».
Qual è invece la priorità per i collegamenti stradali?
«Il passante di Bologna. Un turista tedesco preferisce fermarsi in Veneto piuttosto che arrivare in Romagna passando per la strettoia di Bologna. Ci sono i finanziamenti e c’è un progetto, chiediamo solo che ci lascino fare queste infrastrutture».
E per chi arriva in treno?
«Con Trenitalia c’è un rapporto positivo che consente di portare a Rimini collegamenti importanti. Da novembre poi saranno operativi tutti gli 80 treni regionali (già ce ne sono una decina) che collegheranno Bologna con Ravenna e con tutta la costa».
Molto dipende dall’evolversi della crisi di governo, ma il 13 e 14 settembre 2019 a Ferrara dovrebbe svolgersi il primo Meeting Nazionale sul Turismo, che vedrà la partecipazione di tutti gli attori del settore: Ministero, Enit, Regioni ed enti locali, associazioni di categoria e professionisti…
«Al momento sono ancora confermati. Sarebbe un peccato se saltassero. Siamo contenti che il governo abbia scelto proprio l’Emilia-Romagna per questo appuntamento, vuol dire che ci apprezza».
Riqualificazione, qualità delle acque e delle strutture, collegamenti, ecc… ma qual è il suo “pallino fisso” per il turismo della Riviera?
«Le piscine in spiaggia. Oggi la sovrintendenza la impedisce. Quando parliamo di riqualificazione in spiaggia, laddove nel rispetto dei piani dei Comuni gli operatori investono, devono poterle realizzare. Con materiali sostenibili ed ecologici, ma devono poterle fare. Dobbiamo essere una spiaggia plastic free, ma anche con importanti interventi di riqualificazione».
E l’asso nella manica?
«Lo sconto sulle tasse per le vacanze. Quest’anno alla vigilia dell’estate sono arrivate molte cartelle di Equitalia per la rottamazione e questo ha frenato la domanda interna. Uno se deve decidere se pagare le tasse o andare in vacanza, paga le tasse. Non è stata una mossa molto tempestiva. E allora, perché non ragionare su uno sconto Irpef? Perché non pensare alla possibilità di dedurre dalle tasse le spese per la vacanza fatta in Italia?»
Esistono già esperienze di questo tipo all’estero?
«In Francia c’è un sistema simile, un bonus vacanze. Dopotutto parliamo di un settore, il turismo, strategico per l’economia. Questo potrebbe incentivare il consumo di vacanze. E’ ancora solo un’idea, ma vale la pena lavorarci sopra».
È ferragosto, possiamo parlare anche un po’ di gossip balneare. Salvini al Papeete ha dato una visibilità pazzesca a Cervia. È contento o ne avrebbe fatto a meno? Preferiva i tempi in cui se ne parlava per Bobo Vieri?
«Va bene così, se Salvini viene sulla nostra Riviera vuol dire che apprezza i nostri servizi, ci fa una buona pubblicità. Lo invito a tornare, anche se mi auguro che il prossimo anno non torni da capo del governo ma da capo dell’opposizione. Vanno bene sia Salvini che Vieri».

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