Savio straripato, a Cesena stimati danni per un milione e mezzo

Cesena

CESENA. Da martedì il livello del fiume Savio è costantemente sceso, arrivando al di sotto del limite di attenzione, con una leggera ripresa solo durante le precipitazioni di stamane quando sono caduti 10-15 mm di pioggia. Ma se l’allarme per ora è rientrato, a Cesena è cominciata la verifica dei danni provocati dall’alluvione. E per il Comune il conto è già molto salato: da una prima ricognizione la stima ammonta a oltre 1 milione e mezzo di euro.

La quota più consistente è quella relativa alle opere stradali, per un importo di 1 milione 140mila euro. Fra gli interventi a cui si dovrà mettere mano ci sono il ripristino del percorso ciclopedonale del savio (250mila euro) e la ricostruzione dell’argine in prossimità del sottopasso di via Machiavelli (200mila euro), mentre altri 240mila euro serviranno per la risagomatura dei fossi e lo spurgo delle fogne in alcune delle strade interessate dall’inondazione, come via Fornasaccia, via Ficchio, via Almerici (sottopasso autostrada), via Fiume Ronta, via Machiavelli, via Riccone, via Roversano, via S. Alberto, via Campiano. Oltre 200mila euro saranno necessari per il ripristino di alcune frane (via s. Lucia, via Formignano, via Casalbono). Fra le voci inserite in questo capitolo anche i 15mila euro per l’intervento del braccio meccanico che ha rimosso i tronchi dalle arcate del Ponte Nuovo.

Sul fronte del verde pubblico, ammonta a più di 450mila euro la somma necessaria per rimediare ai guasti provocati dagli allagamenti e dalla frana nel parco Ippodromo, di cui 110mila per il riporto del terreno, 100mila per la formazione della scogliera, e altri 100mila per l’intervento sul rio Sacerdoti.

A completare il quadro, la necessità di eliminare le infiltrazioni provocate dalla pioggia rilevate in alcune scuole. Si tratta, però, di episodi molto circoscritti, per il cui risanamento serviranno meno di 50mila euro.

“La stima dei danni – sottolineano il sindaco Paolo Lucchi e l’assessore alla Protezione Civile Francesca Lucchi – conferma ulteriormente, caso mai ce ne fosse bisogno, la straordinarietà dell’emergenza che abbiamo dovuto fronteggiare. La somma preventivata è ingentissima, ma tranquillizzano le rassicurazioni fornite dal Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che ha garantito l’impegno dell’ente a intervenire con risorse proprie nel caso che il Governo non riconosca lo stato di calamità”.

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