Savignano, venerdì 26 incontro con Marco Cappato su "Eutanasia ed Ecologia"


Prosegue la rassegna del Seven Sporting Club di Savignano sul Rubicone dedicata alla libertà. L’appuntamento è per venerdì 26 novembre alle ore 20.50 in Sala Allende (corso Vendemini, 18) con Marco Cappato che parlerà di “Eutanasia ed Ecologia”.

Cappato, laureato in Economia, giornalista, è Tesoriere dell’Associazione "Luca Coscioni" per la libertà di ricerca scientifica che ha tra le sue priorità l’affermazione delle libertà civili e i dirittiumani. Nel settembre del 2006 ha aiutato Piergiorgio Welby, malato di distrofia, a chiedere l’eutanasiaprima appellandosi al Presidente della Repubblica Napolitano e poi con una serie di azioni giudiziarie enon violente, fino ad ottenere l’interruzione delle terapie sotto sedazione, nel rispetto dellaCostituzione.

Nel 2017 Fabiano Antoniani, conosciuto come Dj Fabo, reso cieco e paraplegico da un incidente d’auto, chiese sostegno all’associazione e a Cappato perché fosse aiutato a raggiungere la Svizzera dove nel 2017 ottenne l’eutanasia attraverso il cosiddetto suicidio assistito. Per questo Cappato fu rinviato a giudizio: consapevole del divieto per la legge italiana anche solo del trasporto in auto del malato, si autodenunciò mettendo in pratica una disobbedienza civile con l’Associazione Sos Eutanasia soccorso civile per modificare i divieti del codice penale in Italia affinché venga approvata unanormativa sul fine vita.

Il 14 febbraio 2018 il processo si concluse parzialmente con l’assoluzione per la parte che lo vedeva imputato di istigazione al suicidio rinviando alla Corte Costituzionale il giudizio per il reato ai aiuto al suicidio. La Corte si pronunciò invitando il Parlamento ad intervenire per offrire adeguate tutelele gislative corrispondenti al dettato costituzionale. Il Parlamento rimase inerte e la Consulta decise che la condotta di chi aiuta al suicidio “non è punibile ai sensi dell’articolo 580 del codice penale, adeterminate condizioni”. L’ultimo atto risale al 23 dicembre 2019 quando la Corte d’Assise di Milanolo definitivamente assolto Marco Cappato perché il fatto non sussiste.

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