Savignano, vagava per la strada a Bastia: in salvo una capretta

Capretta in fuga. Non è il sequel di “Uno zoo in fuga” il film d’animazione prodotto dalla Walt Disney Pictures, ma è successo veramente ieri a Savignano, dove ha rischiato di essere travolta per strada.

L’episodio

Una capra vagava pacifica per strada a Bastia di Savignano, mentre le auto le sfrecciano accanto. Un babbo in bici con una bimba si è fermato e quando ha intuito il pericolo per l’animale ha lanciato l’allarme come poteva: sbracciandosi. Le auto continuavano a non fermarsi. Solo un’autovettura dell’Ausl con a bordo l’operatore sanitario Ralph Baldarelli decide di non voltarsi dall’altra parte, come stanno facendo tutti, e arresta la macchina. Vista la particolare situazione, i due adulti con la bimba, cercano insieme di capire da dove possa essere fuggita la capretta. Percorrono a piedi l’intera via Bastia, fintanto che un residente indica loro la casa dei suoi vicini, ma dice che sono molto anziani. I due suonano ripetutamente al cancello, attendono invano che qualcuno apra. Poi visto quanto detto dal vicino e che l’ambiente appare con certezza quello di provenienza, passano la capretta dentro la recinzione, dove ci sono altri animali da cortile e vedono che la capretta vi si muove con disinvoltura.

Il salvatore

«Non mi aspettavo certo questo tipo di incontro – afferma Ralph Baldarelli – e quando mi è stato segnalato che c’era bisogno d’aiuto non ci ho pensato su due volte e mi sono fermato. Con mia sorpresa ho visto che quello che vagava per la strada, che a prima vista sembrava un normalissimo cane, era una capra maschio di colore bianco. Allora con quel babbo e sua figlia, a piedi abbiamo passato e suonato casa per casa. Quando stavamo per darci per vinti, un tale ci ha detto che la capretta apparteneva ai suoi anziani vicini. Ci siamo andati al suo cancello e abbiamo suonato a lungo. Dopo aver atteso invano, forse erano assenti o non ci sentivano, abbiamo chiuso la capra dentro alla proprietà. Nei prossimi giorni cercherò i proprietari per capire se è tutto a posto. Ma chiederò loro se volessero cedere o darmi in adozione l’animale, magari per loro è un peso, mentre la capretta è tanto affabile e simpatica, bastava vedere come ci seguiva, neanche fosse un cagnolino».

I precedenti

«Vivo a Monteleone di Roncofreddo – aggiunge Baldarelli – ho altri cinque animali, tre cani e due maiali americani che ho recuperato in situazioni di disagio e ho adottato, sia perché amo gli animali e sia perché ho un cortile adatto per tenerli in libertà. Della capretta mi sono anche innamorato e qui starebbe sicuramente bene».

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