Savignano, scuole senza frontiere: grande festa al campo sportivo e interscambi di studenti con la Spagna con l’Erasmus

Entusiasmo e partecipazione corale per l’incontro scambio di culture tra Italia e Spagna, ieri mattina, al campo sportivo di via Galvani. È stato il momento inaugurale della festa “A day for all”, che celebra le diversità etniche e culturali dell’istituto comprensivo “Giulio Cesare”.

Presente per l’occasione, con i rispettivi familiari (che hanno a loro volta stabilito rapporti di amicizia con le famiglie degli studenti savignanesi), una delegazione Erasmus di 15 alunni e tre accompagnatori tra i quali Isidro Avila Garces, dirigente del Ceip , la scuola di Granada coinvolta nel programma, che vedrà poi cinque studenti savignanesi ospiti delle strutture spagnole.

«Questa magnifica esperienza», ha sottolineato la dirigente scolastica Catia Valzania, ringraziando anche per il sostegno il sindaco Filippo Giovannini («solo imparando a conoscere le differenze del mondo si può crescere e essere liberi»), intervenuto con la sindaca del Consiglio comunale dei ragazzi Sofia Lupoli . Poi la stessa preside ha aggiunto che quello di ieri ha rappresentato «un momento di ripartenza, dopo gli anni del Covid, degli scambi istituzionali, che vogliono offrire uno sguardo oltre gli orizzonti dell’ambito scolastico e far conoscere culture, abitudini e modi di vivere diversi. Uno scambio proficuo che ha visto parlare di vari argomenti riguardanti anche la loro quotidianità e l’apertura della nostra struttura scolastica verso l’inclusione, imparando veramente a conoscere, ad avere uno sguardo sul mondo intero. L’adesione ai progetti europei ha richiesto impegno e risorse, i risultati ricadranno però, moltiplicati, sugli studenti, sulle famiglie, sulla scuola stessa. Dopo avere accolto i colleghi spagnoli, anche cinque nostri allievi partiranno per una permanenza all’estero di una settimana, ma stiamo lavorando perché già dal prossimo anno possano partire 15 nostri studenti».

All’esecuzione degli inni nazionali da parte della band composta da ragazzi spagnoli e docenti dell’istituto sono seguite attività musicali e di gioco, chiuse dall’Inno alla gioia.

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