Savignano, maxi furto in casa coi proprietari al piano di sotto

Rapina in casa, con marito e moglie chiusi in cucina e quattro malviventi intenti a dare mazzate alla cassaforte. Alcune sere fa è successo un episodio inquietante nel quartiere Cesare, a Savignano. Ora nei bar di Savignano non si parlava d’altro, se non di quella rapina eseguita in prima serata, con una coppia in casa e senza nessuna remora da quattro criminali incappucciati.
Diverse sere fa tre malviventi, e probabilmente con un quarto a supporto come palo all’esterno, hanno preso di mira una casa autonoma in via Barbaro, nel popoloso quartiere Cesare. È molto probabile che gli stessi malviventi avessero studiato nei minimi dettagli la rapina e sapevano che a quell’ora i proprietari erano al piano terra per preparare la cena. Così hanno messo in campo la loro azione criminosa. Sono penetrati all’interno dell’abitazione, salendo sopra un’automobile parcheggiata di fianco a casa e arrivando alla finestra del primo piano, dove hanno rotto il vetro di un bagno. Quindi si sono introdotti al primo piano, nella zona notte, dove in quel momento non c’era nessuno. Dopo aver rovistato ovunque, in modo professionale visto che lo hanno fatto senza farsi sentire, hanno individuato una cassaforte a muro e hanno cominciato a darle delle violente mazzate per aprirla. A quel punto il capofamiglia, senza capire ancora di cosa si trattasse, ha provato ad andare a vedere cosa stesse succedendo. Ma si è trovato la porta sbarrata. Allora ha chiamato un figlio che avvisasse i carabinieri. Ma quando è arrivata la volante dei militari i malviventi erano già scappati con il contenuto della cassaforte.
«Erano passate da poco le 19,30 e io e mia moglie eravamo in cucina a pianterreno – ricorda il capofamiglia ancora scosso nonostante i giorni passati – ad un certo punto abbiamo sentito quei rumori forti provenienti da sopra. D’istinto mi sono avviato per andare a controllare. Ma la porta era sbarrata e quindi ho chiamato al telefono mio figlio. Sicuramente i ladri era da tempo che erano di sopra ed erano entrati salendo sopra alla mia Fiat Multipla parcheggiata di fianco a casa. La cassaforte di casa, dove tenevo contante e ori di famiglia, era piccola e forse non troppo resistente, perché con poche mazzate date con forza sono riusciti ad aprirla e ad asportare tutto il contenuto. Nel frattempo mia sorella, che abita nella casa di fianco, si è sporta perché ha sentito le mazzate e pensava ad un incidente stradale. Ha fatto appena in tempo per vedere tre loschi figuri con il cappuccio calato in testa che scappavano a piedi in strada. A mio avviso però avevano anche un palo fuori e in tutto potevano essere anche 4 o 5».
«Il fatto ha scosso molto me e mia moglie. Mai ci saremmo aspettati una rapina con una simile dinamica. I danni, compresa la finestra rotta, la cassaforte distrutta e il contenuto sparito, tra contanti e oggetti preziosi, sono abbastanza importanti. I carabinieri sono giunti subito dopo che i ladri erano scappati. Non ci è rimasto altro da fare se non sporgere regolare denuncia. Ora non ci sentiamo più sicuri nemmeno a casa nostra».