Savignano, leucemia killer a 42 anni: in mille per l’addio, tra bici, divise aziendali e ricordi toccanti




Una folla di amici e conoscenti ha voluto salutare per l’ultima volta ieri Cristian Maestri, il cui feretro è arrivato nella chiesa di Fiumicino per il funerale ed è poi ripartito alla volta del cimitero “scortato” di decine di cicloamatori. E durante le esequie, lettere e ricordi struggenti hanno reso onore a una persona amata da tutti.
Maestri aveva 42 anni e da 27 anni lavorava come dipendente della “Fratelli Vitali Lattonieri srl”. Padre di due bimbi, aveva la passione del cicloturismo ed era vice presidente della Asd Pro Bikers. È morto mercoledì scorso per una leucemia aggravata da improvvise complicanze.
Circa mille persone hanno preso parte al funerale. Il carro funebre con la bara è stato preceduto dai ciclisti in divisa ufficiale della Asd Pro Bikers. Ad attenderlo davanti alla chiesa decine di colleghi dell’azienda per cui lavorava, con la maglia bianca e la scritta Vitali. La chiesa non poteva contenere tutti i presenti: la maggior parte è dovuta rimanere fuori, cercando ripari di fortuna all’ombra. C’è chi è arrivato da Bologna e un collega, ora trasferito ad Aosta, si è fatto mille chilometri, tra andata e ritorno, per dire addio all’amico.
Hanno celebrato il rito funebre don Alessandro Zavattini e don Vittorio Savini, che hanno avuto parole di conforto per i parenti, in particolare la moglie, i figli, i genitori, i nonni. Il primo dei due sacerdoti ha anche ricordato alcuni incontri che ha avuto con Maestri e l’ultimo, quando Maestri gli aveva mostrato una foto che gli avevano fatto, in divisa da ciclista, col sole alle spalle, come se dovesse intraprendere un viaggio verso il cielo. Poi gli ha dedicato le letture sulla sapienza e sulle anime dei giusti.
«Siamo stati colleghi sul lavoro, avversari sul campo da calcio e amici con cui fare due chiacchiere quando ci incrociavamo sul lavoro a parlare di Juve, bici o altro - gli ha scritto l’amico Stefano Vitali - Sei sempre stato con il sorriso e pronto a fare una battuta con tutti. Quante risate ci siamo fatti alle mangiate della ditta prima delle ferie a ricordare aneddoti. Dovevi esserci anche all’ultima cena prima di queste ferie di agosto ed ero contento, perché ogni volta che c’eri tu mi strappavi sempre una risata. Gagio, ci mancherai».
«Cristian è tra quelle poche persone che ti sembra di avere conosciuto da sempre - ha aggiunto Giada Vitali, a nome dei titolari e colleghi della “Fratelli Vitali Lattonieri” - Con la sua presenza solare, la semplicità, la dedizione al lavoro, la modestia e la costante disponibilità è stato d’esempio per tutti noi. A volte, quando una persona ci è vicina, non ci si accorge di quanto sia realmente grande. Cristian ha testimoniato i suoi valori in un pacato e sereno silenzio. Ci ha dato tantissimo».
Anche Gloria Pescini, del suo gruppo ciclistico, ha letto un ricordo molto commovente.