Savignano, fallimento Oasi Romiti srl: condannati a due anni e al risarcimento di 50mila euro due fratelli imprenditori

Si è chiuso il capitolo giudiziario relativo al fallimento della Oasi Romiti srl, l’impresa di Savignano sul Rubicone che ha cessato la sua attività nel 2021. Il collegio penale del Tribunale di Forlì, presieduto da Monica Galassi con i magistrati a latere Federico Casalboni e Ramona Bizzarri, ha condannato alla pena di 2 anni i fratelli laziali Antonello (titolare della società E-Building) e Mario Ieffi.

Antonello Ieffi, tra l’altro, è un personaggio noto alle cronache rosa, per il flirt con Mauela Arcuri, e nera: nel 2013 fu sequestrato con la complicità di Tamara Pisnoli (ex del calciatore Daniele De Rossi). Negli anni del Covid, invece, fu arrestato perchè con una società che si occupava di allevamento e attività agricole si era aggiudicato un appalto da 15,8 milioni di euro per la fornitura di mascherine mai arrivate in Italia dalla Cina. Le manette, però, scattarono quando con un’altra società tentò di partecipare ad una seconda gara di appalto da 64milioni per guanti e camici. Inizialmente Ieffi è stato condannato, salvo poi essere assolto in Cassazione.

Tornando, invece, alla vicenda della Oasi Romiti srl, i due fratelli imprenditori erano finiti alla sbarra con accuse pesanti legate alla gestione della società della provincia di Forlì-Cesena prima del crack. Nello specifico, la sentenza ha riconosciuto la responsabilità dei fratelli Ieffi per bancarotta fraudolenta documentale e bancarotta fraudolenta per distrazione. In altre parole l’accusa (il pm Andrea Marchini ha chiesto 3 anni e 6 mesi) ha contestato a Antonello e Mario Ieffi di entrare a far parte della società di Savignano nel 2018 stravolgendo il pacchetto azionario quando ormai l’Oasi Romiti srl era inattiva e aveva già forti problemi. In sostanza i due imprenditori , in qualità di amministratori di fatto e di diritto della società di Savignano, avrebbero omesso la contabilità nel tentativo di sottrarsi alle verifiche dei creditori svuotando e depauperando la stessa Oasi Romiti che si è costituita parte civile (difesa dall’avvocato Giulia Versari del foro di Forlì-Cesena) e che con la sentenza di ieri ha ottenuto un risarcimento del danno di 50mila euro da parte dei fratelli Iezzi.

Parallelamente, però, sul banco degli imputati era finito anche un artigiano di Savignano nominato amministratore di diritto della società, una sorta di “testa di legno” per i due imprenditori laziali . La difesa in questo caso, rappresentata dall’avvocata Ilenia Campana del foro di Rimini, ha scelto per lui il giudizio abbreviato. Anche per il savignanese i capi d’imputazione erano bancarotta fraudolenta documentale e per distrazione, tutto perchè è stato formalmente amministratore della Oasi Romiti dal marzo 2017 al marzo 2018. L’uomo è stato accusato di aver sottratto le scritture contabili e sociali e di aver tenuto la contabilità in modo da non consentire una ricostruzione dei movimenti da fare, oltre a dei canoni di locazione che sarebbero stati stipulati formalmente tra il savignanese come legale rappresentante della Oasi Romiti e E-building (di Antonello Iezzi), con canoni di fatto mai incassati dalla società. Una consulenza tecnica calligrafica proposta dalla difesa, però, ha disconosciuto le presunte firme dell’imputato ai contratti. Il savignanese è stato assolto perché il fatto non sussiste e perché il fatto non è stato commesso.

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