Savignano, la famiglia Gobbi: “L’agricoltura biodinamica è il frutto dell’amore per il lavoro”

Alla scoperta del bio bosco, della torre radionica e dell’agricoltura biodinamica. L’azienda agricola biologica “Biofrutta” si trova a circa 300 metri dalla zona archeologica del Compito. Nel verde della campagna romagnola, adotta soluzioni innovative, oltre che vendita diretta e visite didattiche.

Da 20 anni azienda innovativa

Di 13 ettari e mezzo, con sede in via Montilgallo numero 330, è anche fattoria biologica. I titolari sono agricoltori da sempre, ma da 20 anni fa hanno virato tutto verso l’agricoltura biodinamica, ossia il biologico avanzato nelle metodologie e rifiuto di qualsiasi prodotto chimico, per produzione di frutta e verdura di qualità. Al timone ci sono Liliana e Sanzio Gobbi, che insieme ai figli Matteo, Denis e la nuora Sara, mandano avanti l’attività, ereditata da generazioni di avi innamorati del lavoro agricolo. Nel 2008 i Gobbi sono anche stati premiati con la “Bandiera Verde Agricoltura”, riconoscimento proposto dalla Confederazione italiana agricoltori, per aziende che si sono distinte sulla tutela dell’ambiente e valorizzazione di prodotti tipici, premio ritirato in Campidoglio, e periodicamente, titolo loro confermato.

Dalla fattoria al bosco bio

Chi vuole può acquistare direttamente all’azienda e approfittarne per fare una visita alla fattoria. L’azienda è coltivata a frutteto, tra cui ciliegi, peschi, albicocchi, susini, kiwi, fragole e ortaggi, ma si possono trovare varie specie di erbe spontanee. Produce marmellate, sott’oli e succhi di frutta e polpa bio. All’interno dell’azienda è presente un bosco biologico e all’interno dell’azienda sono presenti vari animali: il pony Cico, la mucca Belinda, papere, galline e altro. Nell’ampio bosco di 6.700 metri quadrati avviene la naturale riproduzione di insetti utili. L’area viene anche utilizzata per passeggiate e visite didattiche. C’è un laghetto che attira trampolieri e altri animali selvatici. Nel bio bosco c’è anche una torre radionica che si rifà a metodologie spinte dell’agricoltura biodinamica. Utilizza anche i preparati tipici della biodinamica preparati con letame in corni di mucca che abbiano procreato vitelli poi utilizzati per come fertilizzante naturale nei campi.

L’entusiasmo dei titolari

«Il lavoro manuale è fondamentale – dicono da “Biofrutta” – assieme al controllo delle operazioni di persona, che rendono sempre più apprezzabile questo lavoro ed anche il frutto coltivato. Siamo agricoltori da generazioni, per noi è naturale tramandare l’amore per la terra di padre in figlio, ma è solo 20 anni fa che abbiamo deciso di puntare tutto sul biodinamico e avviare un nostro punto vendita interno all’azienda. Da poco tempo abbiamo aggiunto anche una sala didattica e incentiviamo passeggiate nel bosco biologico e nella fattoria didattica».

Il plauso della Regione

«Sono stata in visita all’azienda – afferma la consigliera regionale Francesca Lucchi – e ne sono rimasta colpita. Sono queste le realtà che meritano di essere sostenute da politiche agricole nazionali e dalla Regione Emilia Romagna per la capacità di innovazione e il biologico, a discapito della redditività, ma con prodotti d’eccellenza unici».

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