Savignano, scoppia la protesta per la strada riservata ai residenti

Via Selbelle III riservata ai residenti, esplode la protesta. Da due giorni è comparso un cartello che obbliga i non residenti a fare un largo giro ed evitare quella strada, diventata negli anni una piccola circonvallazione.

La via Selbelle III permette di raggiungere Santarcangelo e le frazioni di Canonica e Montalbano, evitando tutto il centro urbano di Savignano per chi scende o sale da Borghi o da Felloniche. È un strada stretta, asfaltata di recente, una specie di scorciatoia che permette di aggirare tutto l’agglomerato urbano di Savignano. È presente un Velo Ok, ma pare mai acceso. Così le auto corrono e i residenti protestano.

Dopo che la questione un anno fa è approdata in quartiere, sono seguite due petizioni incrociate: pro limitazione del traffico solo ai residenti; senza limitazione traffico ma con maggiori accorgimenti per limitare le velocità. La giunta comunale di Savignano ha optato per la prima soluzione “sperimentale” per due mesi e mezzo. Da due giorni c’è il cartello di divieto.

Ora protestano coloro che sono danneggiati dal divieto e debbono sobbarcarsi un viaggio più lungo, per inoltrarsi in strade ancora più strette (via Selbelle I) o arrivare in centro a Savignano. «Non mi sembra una brillante idea far chiudere la via Selbelle III che collega due province – afferma un residente in zona – Se il problema era il traffico o gli incidenti, questi si verificano su tutte le strade quindi le chiudiamo tutte? Mi chiedo: ma la strada è privata e ognuno decide quello che gli pare oppure è una strada comunale? Anche nella mia strada vanno forte ma non per questo viene riservata ai residenti. Con questa chiusura non si aiuta la gente che lavora, obbligandola ad allungare i percorsi, e con quel che costa il carburante».

«È una questione che rimane aperta e non è certamente risolta – afferma la presidente di quartiere Rio Salto-Castelvecchio, Assunta Ciaravolo – Se n’era parlato in una riunione di quartiere un anno fa, ma la gente non aveva capito che la via veniva chiusa. Poi sono arrivate due raccolte di firme di coloro che volevano la limitazione ai residenti e chi chiedeva altro per limitare la velocità. Poi dopo un paio di incontri di residenti su invito dell’Amministrazione comunale è stata presa questa decisione che personalmente non ritengo sia la migliore. Non penso abbia inciso la residenza sulla via di un consigliere. Ma io che abito più a valle ho provato a testare delle soluzioni alternative e altre strade idonee per non infilarsi in città e non ci sono. A ottobre faremo una riunione aperta al pubblico e in quella sede dovranno dire i cittadini cosa preferiscono».


«Si tratta semplicemente di una prova per due mesi – sottolinea il sindaco Filippo Giovannini – La strada è pericolosa così come viene percorsa oggi dagli automobilisti. L’ordinanza va nella direzione di tutelare le persone. Poi la circolazione, oltre ai residenti, è allargata anche a chi è diretto alle due attività economiche presenti sulla via e ai mezzi agricoli. A ottobre prenderemo la decisione finale sulla base delle risultanze di queste settimane».

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