Savignano, proteste per pini tagliati e cantiere con scuole al via

Proteste in via Togliatti per i lavori iniziati per migliorare la pista ciclabile e togliere i pericolosi pini al centro del marciapiede. Era un’anomalia che aspettava da anni di essere risolta. Ma non tutti i cittadini vedono di buon occhio l’abbattimento già effettuato dei grandi alberi. E ci sono anche malumori per il fatto che il cantiere è stato aperto in un momento critico, visto che la concomitante ripartenza delle lezioni ha provocato molti disagi e intasamenti, con lunghe file di auto. Quando riaprono le scuole, via Togliatti diventa molto trafficata, con auto, biciclette e pedoni, nel tratto dalla rotatoria su via della Resistenza (quella che conduce al “Seven”, ndr) alla rotondina con via Castelvecchio e l’inizio di viale della Libertà, vicino all’ingresso per l’alveo del Rubicone. Lungo la strada, sia a destra che a sinistra, ci sono vari servizi molto frequentati dai savignanesi e non solo, come la casina dell’acqua, l’ufficio postale, l’istituto superiore “Marie Curie” e la scuola dell’infanzia “Gallo cristallo”. I lavori sono stati affidati lo scorso 30 luglio all’impresa “Igt” di Mercato Saraceno, con previsione di ultimarli entro l’anno, e sono poi iniziati il 6 settembre. Tra gli interventi sono previste la riqualificazione della rete delle acque bianche in via Galileo Galilei e il ripristino dei tagli longitudinali del percorso ciclopedonale dal “Seven” fino a Castelvecchio. Ma l’opera più consistente riguarda la messa in sicurezza della pista ciclopedonale lungo via Togliatti, che è molto pericolosa a causa dei sollevamenti dovuti agli apparati radicali dei pini e alla presenza di alberi in mezzo alla pista stessa. Sono stati dunque tagliati 8 pini e il percorso per i ciclisti e i pedoni è stato allargato verso il parco don Riccardo Cesari, in modo da evitare l’abbattimento di altri 6. Al posto delle piante eliminate verranno messi a dimora 3 tigli sul lato monte di via Togliatti e altri in viale della Libertà. Con l’occasione si è deciso inoltre di procedere al ripristino di tutta la rete di pubblica illuminazione. I lavori hanno scatenato però una doppia protesta. Una è quella diventata ormai immancabile quando si tagliano alberi di grosso fusto: «Gli 8 bellissimi pini in perfetta salute - è la protesta approdata anche sul social cittadino - situati da non meno di 60 anni in via Togliatti non andavano abbattuti». Ma le reazioni e il dibattito che è seguito testimonia che una parte dei cittadini è del parere opposto, ritenendo che quei pini fossero un pericolo. La seconda protesta è legata al momento dell’apertura del cantiere, quasi coincidente con l’inizio dell’anno scolastico. Da giugno ad agosto lungo quella strada non passa molta gente, mentre in questi giorni è un brulichio di autoveicoli, biciclette, mezzi pubblici e soprattutto pedoni, tra i quali giovani studenti costretti a camminare in mezzo al caos. «Questi lavori andavano fatti nel periodo estivo - è l’opinione di vari cittadini - Sommarli all’apertura della scuola mette a rischio l’incolumità degli studenti». Un altro problema evidenziato è «la mancanza di un luogo in sicurezza dove le corriere possano fermarsi», frutto della «miopia di chi, anni fa, ha calato due scuole lungo una strada senza tenere conto delle più elementari norme di sicurezza».

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