Al via da ieri i lavori di realizzazione dell’anello a sei bracci sulla via Emilia, in corrispondenza con l’incrocio pericoloso di via Alberazzo, sul lato Rimini rispetto al centro storico. Per ora niente disagi: gli interventi che riguarderanno la via Emilia e che potranno creare problemi alla viabilità sono previsti per un paio di mesi, verso la fine dei lavori, dalla prossima estate in avanti.
I lavori
L’obiettivo è mettere in sicurezza la viabilità della zona tramite la riqualificazione delle intersezioni delle vie comunali con la strada statale e ridurre la velocità. Sono previsti il rifacimento della strada, una nuova pista ciclabile, i marciapiedi, la segnaletica, la fognatura nera e bianca compresa la nuova centralina di sollevamento, la posa delle linee Telecom, una nuova illuminazione pubblica, sistemi per il miglioramento acustico, la sistemazione dei parcheggi, un nuovo ponte sul Rio Campetti più spostato verso Santarcangelo, mentre quello attuale verrà abbattuto. L’appalto è stato vinto da “Coir”, Consorzio Imprese Romagnole, la ditta esecutrice è la “Pozzi Raffaele” di Rimini, direttore dei lavori è l’ingegnere Leopoldo Raffoni e la responsabile del procedimento per il Comune di Savignano è l’architetta Carlotta Fellini.
La filosofia dell’intervento
Nella via Emilia Est confluiscono numerose strade comunali. Negli anni si è resa evidente la necessità, di cui si parla da tempo, di migliorare la sicurezza di questo articolato nodo stradale e renderlo più fluido e meno pericoloso. I lavori iniziati ieri prevedono l’eliminazione di incroci come quello di via Alberazzo e la canalizzazione del traffico in un anello di oltre mezzo chilometro con chi viaggia in direzione centro sul lato mare e chi esce da Savignano che starà sul lato monte, oltre l’attuale fossato del Rio Campetti, e si reimmetterà nella via Emilia tramite il nuovo ponte che si collegherà all’anello qualche decina di metri più verso Santarcangelo di quello attuale. Per eseguire i lavori verrà “mangiato” un piccolo appezzamento di verde ora inutilizzato, già di proprietà pubblica come tutte le aree interessate dai lavori. Sul tratto della via Emilia percorribile a senso unico in direzione Cesena verrà adeguata l’immissione sul ponte ferroviario di via Alberazzo; sul tratto del controviale dove si immettono via Giorgio La Pira e la via Aldo Palareti, percorribile a senso unico in direzione Rimini, verrà realizzata una pista ciclopedonale che collega i percorsi già esistenti in città e verranno sistemati i parcheggi prospicienti il Rio Campetti.
Numeri, costi e tempi
L’anello misurerà 570 metri, avrà due banchine laterali di un metro e una doppia corsia di 7,50 metri. Insieme a Hera individuato un sito per la nuova centralina di sollevamento delle fogne nere. Previsto un nuovo impianto di illuminazione a led, con 20 punti luce sulla circonferenza interna e 7 nelle immissioni. La durata dei lavori sarà di circa 6 mesi, fatti salvi eventuali ritardi e la mancanza di materie prime anche se i tecnici si dicono fiduciosi che la ditta esecutrice abbia tutto o quasi il materiale in casa. La convinzione è che al massimo entro la fine dell’anno l’intervento sarà terminato. La spesa ammonta 850.000 euro e contribuiscono a coprirla diversi enti: 50.000 euro arrivano dal Comune di San Mauro Pascoli, 50.000 da Hera, 80.000 mila dalla Provincia di Forlì-Cesena, 200.000 da una fideiussione per un pregresso accordo pubblico-privato.
I commenti
«Arriva un’opera importante, attesa da tempo e risolutiva - affermano il sindaco Filippo Giovannini e l’assessora ai lavori pubblici Stefania Morara - L’anello sarà realizzato senza utilizzo di ulteriore suolo e metterà in sicurezza uno snodo viario pericoloso e già teatro in passato di numerosi incidenti». Poi uno sguardo al futuro: «Il prossimo lavoro sarà la realizzazione del tratto di viale della Libertà fra il mercato ortofrutticolo e via della Pace, che darà a Savignano un accesso sicuro, funzionale e moderno sul lato est, che finora è mancato».
