Non vedente impatta su cartello e si ferisce contro ostacoli maldestramente lasciati sul marciapiede. Diffusa maleducazione delle persone e lamentela contro gli enti: ostacoli contro cui deve combattere ogni giorno Chiara Magnani, non vedente di Savignano.
La sua è una storia triste, ma esemplare per forza d’animo e cuore. Nata con una disfunzione visiva, fino a 10 anni vedeva poco, poi è stata vittima di uno sfortunato triplo distacco di retina e non vede più niente. Ma non si è persa d’animo. Si è dedicata anima e corpo allo studio e dopo le scuole a Savignano, ha frequentato le magistrali a Rimini, quindi l’università a Firenze arrivando alla laurea e trovando lavoro come fisioterapista. Cinque anni fa un bel regalo le è arrivato dal Lions club che tramite il Centro addestramento cani guida di Limbiate (Milano) le ha donato un amico a quattro zampe.
«La mia è una condizione difficile – afferma Chiara – ma giro con la mia fedele Yoggie, un cane guida femmina razza Labrador, che vigila sulla mia incolumità da 5 anni. Con lei posso prendere da sola il treno o il tram, oppure girare a piedi per la città». Ma ci sono in giro persone che non hanno rispetto per gli altri, soprattutto verso chi deve muoversi con circospezione. «Lunedì scorso – è l’ultima disavventura della non vedente – mi sono recata al supermercato di piazza Falcone. Ho percorso un tratto di marciapiede, poi il cane guida improvvisamente ha inchiodato e non proseguiva. Non capendo il motivo di questo atteggiamento mi sono chinata in avanti per individuare cosa impedisse a Yoggie di procedere. Purtroppo una persona, senza cuore e rispetto, aveva lasciato un monopattino elettrico in mezzo al marciapiede, di fianco a un bidone per i rifiuti, ostruendo il passaggio ai pedoni. Ho sbattuto violentemente contro il manubrio e mi sono tagliata un sopracciglio. Visto che mi veniva il sangue le commesse del supermercato mi hanno aiutata a disinfettare la ferita. Mi hanno chiesto se volevo andare al Pronto soccorso, ma nonostante il dolore ho preferito di no». Davanti al supermercato le auto parcheggiano in modo selvaggio, invadendo il marciapiede o anche davanti alle uscite di sicurezza. «Ritengo siano ingiusti i comportamenti sbagliati di qualche soggetto – prosegue Chiara – Pessimo quello che aveva occupato il marciapiede con il monopattino. Poi si è ben guardato di venire in mio soccorso, almeno per chiedermi scusa. Ho chiamato la polizia locale perché intervenisse a rimuovere quell’ostacolo e a identificare il proprietario. Mi sono sentita rispondere che in quel momento avevano solo un’auto per 4 comuni. Dopo oltre un’ora di attesa vana, sono tornata a casa. Mi hanno riferito che subito dopo un adulto, visto che non c’era più nessuno vicino al suo monopattino, è corso a prenderlo e si è dileguato».
Altra trappola pericolosa sulla piazza, ma dalla parte opposta, è un palo segnaletico in metallo posto obliquo da giorni sulle strisce pedonali, forse urtato da un mezzo in retromarcia, davanti alla farmacia del quartiere Cesare. «Nelle settimane scorse ci ho sbattuto forte la testa – ripercorre la non vedente – Il mio cane guida invece è passato sotto. È un assurdo che rimanga in quella posizione. L’hanno visto tutti ma non interessa a nessuno. Come ritengo sia una vergogna l’operato di una vicina pizzeria che nel tardo pomeriggio sistema i tavoli sul marciapiede, non lasciando sufficiente passaggio. Così il mio cane guida, in quel punto, deve farmi camminare in mezzo alla strada. Mi chiedo: ma davvero non vede nessuno? E nessuno mai segnala? Sono stata anche dal sindaco e gli ho fatto presente che ci sono precise e obbligatorie normative europee per tutelare i non vedenti. Ma a Savignano delle norme e dei non vedenti pare non interessare».