Savignano, le testimonianze delle vittime dell'incendio

Dopo l’incendio che ha distrutto parzialmente la palazzina di via Portella della Ginestra a Savignano è tempo per cercare di capire i danni e per dare un alloggio stabile a quelli che sono rimasti senza casa. Si tratta di tre nuclei familiari, al momento ospitati in albergo, mentre gli altri hanno potuto fare rientro nelle proprie abitazioni, meno colpite dalle fiamme notturne.

Incendio colposo

In attesa della relazione finale dei vigili del fuoco, che nel pomeriggio di ieri non risultava ancora arrivata, la polizia locale dell’Unione Rubicone e Mare e i carabinieri hanno inviato la segnalazione alla procura della Repubblica del tribunale di Forlì con l’ipotesi di reato di incendio colposo.

I danneggiati

Il conteggio finale parla di tre persone ustionate, tutte dimesse dall’ospedale Bufalini di Cesena dove erano state portate per le cure, e che hanno avuto una prognosi massima di sette giorni. Invece le persone che hanno riportato danni alla casa sono in tutto 33.

L’assessora

«Domenica mattina presto mi sono precipitata sul luogo dell'incendio - afferma l'assessora alla sicurezza urbana, quartieri e protezione civile, Natascia Bertozzi - Una scena terribile e un gran andirivieni di persone. Per fortuna non c'era il cattivo odore di bruciato classico degli incendi, ma la situazione è seria come danni. Il sindaco Giovannini ha chiamato di persona gli alberghi e i B & B del territorio per trovare una sistemazione urgente alle famiglie sfollate e rimaste fuori dal proprio appartamento dichiarato inagibile. Si tratta di tre nuclei familiari, ora alloggiati tutti all'albergo Rubicone. Una formata è da una persona, un'altra da una coppia con due figli e due cagnolini, una terza infine si compone di un coppia con un figlio. C'è inoltre un quarto alloggio danneggiato, e abitato da un ragazzo che ha scelto di trasferirsi dai genitori che hanno l'appartamento nella stessa palazzina ma non dichiarato inagibile. In questo caso l'appartamento del ragazzo è stato dichiarato inagibile parzialmente, dove è necessaria la sola sanificazione. La permanenza all'hotel Rubicone termina oggi in quanto avevano delle prenotazioni che debbono rispettare. Gli uffici comunali stanno cercando un'alternativa, al momento non saprei dove. Sui tempi ce li aspettiamo lunghi, ma non sappiamo niente di preciso, in quanto i vigili del fuoco che hanno lavorato in modo impeccabile e instancabile, ci hanno preannunciato che il verbale sarebbe seguito appena possibile».

«Svegliato all’improvviso»

A dare per primo l’allarme è stato un uomo che vive da solo. Altrimenti il bilancio dell’incendio poteva essere ben peggiore. Racconta: «Per un motivo che non conosco mi sono svegliato all’improvviso senza un motivo particolare e mi sono accorto dell’incendio. Non so perché mi sono svegliato, ma sicuramente è stato un colpo di fortuna. Ho così iniziato ad avvisare tutti gli altri e insieme siamo riusciti a far uscire la gente dalla palazzina.

Una famiglia sfollata

Tra le famiglie sfollate dalla palazzina di via delle Ginestre, una è formata dal marito maresciallo dell'esercito, dalla moglie casalinga e dalla figlia studentessa: «Non sappiamo niente su come si evolverà il decreto di inagibilità del nostro appartamento - afferma la moglie - Il nostro è collocato al piano terra ed eravamo lì da circa 15 anni. Aspettiamo domani (oggi per chi legge, ndr) per saperne di più. Tutto è successo in fretta e in modo inquietante. Noi stavamo dormendo, quando ci hanno suonato al citofono per avvisarci dell'incendio in corso. Mio marito ha anche tentato un disperato spegnimento con dell'acqua ma si è ustionato in modo serio. Anche mia figlia si è ferita e solo io sono rimasta pressoché indenne. Ma siamo ancora molto scossi e ci sembra di vivere in un incubo».

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