Rinnovato l’appello per le telecamere al parco. Sabato scorso dalla raccolta ecologica promossa dalla Consulta del quartiere Cesare ci sono state ulteriori sorprese che hanno creato allarme.
Erano una dozzina i volontari e hanno raccolto vari sacchi di rifiuti. Il quartiere ha effettuato quest’anno uscite mensili, coinvolgendo i volontari e raccogliendo una notevole quantità di immondizia di vario genere nelle aree verdi e lungo le strade. Poi, visto che di volta in volta il problema si confermava soprattutto di educazione civica visto che la quantità dei rifiuti abbandonati non diminuiva, è stata cambiata la strategia. D’accordo con Legambiente, a inizio ottobre ha organizzato un’assemblea pubblica dove ha invitato anche il sindaco, l’assessora ai quartieri e le dirigenti scolastiche del territorio savignanese.
La raccolta dei rifiuti era concentrata questa volta al solo parco “Aldo Moro”, ma non sono mancate le sorprese. Infatti un segnale d’allarme c’era stato a settembre ed è stato confermato anche nell’uscita di fine ottobre: «L’ultima volta nella parte del parco più nascosta dalla strada abbiamo trovato un cacciavite di 30 centimetri e del lungo filo di spranga – riferisce la presidente della Consulta. Giusy Sacco- abbiamo immaginato che non fosse stato perso, ma posizionato per essere ripreso e poi farne un uso improprio. Come pure ci siamo allarmati per la presenza sotto un cespuglio di 4 bottiglie di birra ancora intatte, segno che era un luogo di ritrovo. Come sanno tutti purtroppo nel parco di notte circolano personaggi equivoci e si spaccia». Nei giorni scorsi, nello stesso parco, la polizia locale ha effettuato l’arresto di uno spacciatore che poi aveva droga anche nella sua abitazione. «Dalla raccolta di sabato è emerso occultato sotto un cespuglio un altro cacciavite di 30 centimetri – prosegue Giusy Sacco – come pure bottiglie vuote di super alcolici e decine di mozziconi di sigarette».
L’appello: «Per rendere vivibile il parco servono assolutamente delle telecamere. L’avevamo già detto all’amministrazione comunale. Non è sicuro un parco dove avviene lo spaccio di notte mentre di giorno ci vanno bambini, famiglie, anziani. Inoltre speriamo che quanto prima il Comune posizioni uno o più vasi con la sabbia in modo da non dover diventare matti a raccogliere mozziconi di sigarette ovunque».
Le giornate ecologiche “Puliamo il Cesare” vanno ora in archivio per il periodo invernale. Ma c’è abbastanza amarezza: «Fa veramente rabbia vedere che dopo due giorni dall’ultima ripulitura la situazione il parco sia di nuovo più o meno quella di prima: è già pieno di sporcizia. Le telecamere davvero non possono più attendere».