Savignano, il barista dopo l'aggressione: "Così ti passa la voglia di lavorare"

Dopo aver seminato terrore in centro a Savignano nella preserata di Halloween con i titolari di due bar adiacenti e un carabiniere picchiati, l’extracomunitario che aveva alzato troppo il gomito è comparso per la direttissima in tribunale a Forlì ieri mattina.

Il patteggiamento

A.H., 33 anni, marocchino, è comparso ieri mattina in aula difeso dall’avvocato Luca Salvetti. Ha patteggiato una pena di 1 anno e 8 mesi per i reati contestati di lesioni, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. La pena è stata sospesa anche in ragione del fatto che l’uomo sia risultato incensurato e anche le forze dell’ordine non gli avevano mai attribuito finora dei reati commessi. Il giudice ha anche stabilito che nulla osta all’espulsione, visto che Hilali risulta essere privo del permesso di soggiorno.

Le aggressioni

La molteplice aggressione ha destato scalpore in paese e ne parlavano tutti. La scena inquietante s'è presentata davanti a vari testimoni ancora presenti in corso Vendemini, poco dopo la chiusura dei negozi e in attesa della serata dedicata alle streghe. Il terrore lo ha portato il marocchino ubriaco fradicio, che in compagnia di due connazionali che appena visto il pandemonio che stava facendo si sono dileguati. A fare i conti con la furia dell'ubriaco che stava spaccando tutto si sono ritrovati i bar Commercio e Portico che distano pochi metri di distanza. Il titolare del “Commercio”, Domenico Bombara, e il figlio Cosimo, si erano allontanati di poco per prendere cose necessarie al bar. L'extracomunitario dopo aver spaccato posaceneri in vetro, rovesciato e danneggiato tavoli e sedie del gazebo esterno ha minacciato di morte con un coltello la nuora del titolare, Sara, rimasta a servire al bar con la sua bimba Emma di 3 anni. Con fare minaccioso e violento ha tentato di entrare, salvo essere fermato prima dagli avventori e poi dai gestori Cosimo e Domenico sopraggiunti di corsa poco dopo. L'aggressore se n'è andato, salvo ritornare e strattonare violentemente alle spalle Domenico Bombara, quasi soffocandolo. Il referto medico rilasciato in Pronto soccorso è di sei giorni. Poi come una furia l'ubriaco si è diretto nel vicino bar Portico. La stessa scena si è ripetuta. Ha infatti aggredito la titolare Sara Lami, procurandole ferite guaribili in 10 giorni.

I soccorsi

Anche all'arrivo dell'ambulanza e della pattuglia dei carabinieri, il magrebino ha continuato nelle sue intemperanze ha colpito con un pugno in faccia anche un carabiniere, prima di essere ammanettato e portato via.

Proteste in città

Per la titolare del bar Portico si è aggiunta una beffa. Aveva parcheggiato l'auto dove era consentito fino a una certa ora viste le iniziative per la serata di Halloween. Ma quando è andata a recuperare l’auto dopo il trambusto seguito all’aggressione, si è ritrovata che gliela avevano rimossa e portata al deposito con tanto di multa. Qualcuno in paese ora protesta per i «troppi extracomunitari nullafacenti e sempre presenti in centro a Savignano».

L'amarezza del gestore

«In tanti anni di gestione di pubblici esercizi non mi era mai capitata una cosa del genere - afferma Domenico Bombara, titolare del “Commercio”, uno dei bar storici e più apprezzati di Savignano - È un cosa vergognosa vedere i propri cari annichiliti dalla violenza e dalle minacce e poi essere picchiato in viso con un posacenere e venire aggredito alle spalle. Per fortuna che mio figlio e mia nuora sono persone forti. Anche la mia nipotina oggi (ieri per chi legge, ndr) gioca tranquilla come se nulla fosse successo. Sono comunque situazioni che ti fanno passare la voglia di lavorare. La presenza sporadica di persone ubriache rischia di far scappare anche i clienti che cercano di rilassarsi un po’ frequentando le attività savignanesi del centro».

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