Con una folta partecipazione, i cittadini di Savignano sul Rubicone hanno celebrato il 77° anniversario della della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo, insieme al sindaco Filippo Giovannini e al sindaco dei Ragazzi Alvin Brun. Erano presenti, tra gli altri, il presidente del consiglio comunale Alberto Amadori e i consiglieri comunali, i carabinieri, la polizia locale, Gianluca Masini di Anpi Rubicone, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Savignano Catia Valzania, i volontari del Gruppo Comunale della protezione civile.
Il corteo ha preso le mosse da Borgo San Rocco, e dopo aver sostato nelle vie in cui sono state commemorati i protagonisti locali e nazionali della Liberazione, è approdato in piazza Borghesi per la deposizione della corona in omaggio ai caduti della Seconda guerra mondiale e il discorso del primo cittadino, preceduto dall’intervento di Alvin Brun che ha letto la poesia di Gianni Rodari “Viva la libertà”.
“Questi anni intensi e complessi – ha detto il sindaco Filippo Giovannini – ci hanno insegnato il valore della comunità, antidoto all’individualismo. Siamo stati capaci di aiutarci, in ogni ambito. I quartieri, le associazioni di volontariato, la scuola, i gruppi, in singoli cittadini, la parrocchia. Voglio ricordare in particolare l’abnegazione della nostra protezione civile comunale. Siamo stati generosi, abbiamo dato risposte a chi ne aveva bisogno, e abbiamo preso consapevolezza del valore della libertà. Un valore che dobbiamo non solo affermare ma anche agire prendendo posizione. La consapevolezza e la coscienza di sé ci rendono liberi. Abbiamo diritti irrinunciabili che i nostri Vecchi ci hanno donato, ma anche il dovere scegliere, esserci e agire. Questo è il pensiero che quotidianamente ci deve accompagnare come cittadini di ogni tempo. Possiamo farlo solo se da singoli diventiamo un collettivo che si muove per un obiettivo comune. Viva L’Italia, viva la Repubblica. Buon 25 aprile”.
La cerimonia è stata accompagnata dall’esecuzione di brani musicali a cura della violinista Serena Galassi, docente della scuola comunale di musica “Secondo Casadei” e da Giampaolo Guiducci alla tromba che ha eseguito Il silenzio.