Reazioni in città tra solidarietà ai feriti e fermezza. Un ubriaco lunedì sera ha seminato il terrore in centro, con due bar vandalizzati e i titolari picchiati nel centrale corso Vendemini, poco dopo la chiusura dei negozi. Il marocchino di 33 anni ha danneggiato i bar Commercio e Portico che distano pochi metri l’uno dall'altro. Pure all'arrivo dei carabinieri ha continuato a dare in escandescenze e ha colpito anche un militare.
Reazioni in città
L'ubriachezza violenta nei confronti di cose e persone, le minacce di morte nei confronti di due donne e una bambina, hanno suscitato uno sdegno generale in città. Il sindaco Filippo Giovannini ha espresso da subito la sua vicinanza alle persone coinvolte loro malgrado e ha ringraziato i carabinieri per il tempestivo intervento risolutorio. Ma la notizia che Abdellah Hilali, 33enne marocchino senza permesso di soggiorno, ha già patteggiato una pena di 1 anno e 8 mesi, con pena sospesa in quanto incensurato, ed è quindi già tornato in libertà, fa arrabbiare parecchi.
Lega: «Più vigilanza»
Anche le forze politiche esprimono considerazioni in merito. «Il sindaco parla di episodi isolati ma è vero solo in parte - rimarca Patrizia Acini, consigliera comunale della Lega - Ci sono poche aggressioni, per fortuna, ma questo non significa che Savignano venga percepita come città sicura. Episodi di gente ubriaca che infastidisce, che urina anche davanti alla chiesa, aumentano l'insicurezza e il degrado. Come Lega avevamo presentato una mozione approvata in consiglio comunale dove chiedevamo più controlli da parte della polizia locale e dei carabinieri, chiedendo al prefetto di organizzare al meglio tutte le forze dell'ordine, ma qualcosa non sta andando come stabilito. Ci auguriamo che l'aver riportato a Savignano la sede della polizia locale, come la Lega auspicava da tempo, seppur condivisa con altri Comuni, contribuisca ad avere una presenza sul territorio quale deterrente al verificarsi di fatti criminosi e di degrado. Non mancheremo di intervenire nelle sedi opportune qualora la situazione non si dovesse normalizzare».
FdI: «Paura di passeggiare»
«Il tema della sicurezza a Savignano è un vero problema - afferma Kitty Montemaggi, coordinatrice del circolo Fratelli d’Italia di Savignano - L’assalto ai due bar del centro, dove le aggredite sono due donne e una bambina di tre anni è un esempio da non dimenticare, come pure l’aggressione in pieno giorno alla nostra concittadina Tamara Cantelli. Far passare questi come casi isolati significa non voler prendere sul serio il problema». Poi Montemaggi allarga il tiro: «la politica deve intervenire anche nei piccoli centri. Più controlli, conoscere chi vive sul nostro territorio, far monitorare e dissuadere clandestini e delinquenti dal rimanere in mezzo a noi e riportare il prestigio che Savignano aveva nel passato. Non possiamo avere paura di passeggiare sulle nostre strade o vivere dentro le nostre case. Per integrare occorre amare il nostro paese, valorizzare le eccellenze, ridare dignità ai nostri cittadini e non c’è veto per chi vuole entrare nella nostra comunità, ma ritengo obbligatorio che conosca almeno la nostra lingua, la nostra cultura, ci sono fondi per fare questo, utilizziamoli. Fratelli d’Italia è ora presente sia al Governo e sia in città: non lasceremo che questo degrado continui».
Pd: «Tolleranza zero»
«Come prima cosa - afferma Alberto Amadori, segretario del Pd di Savignano - esprimiamo la nostra vicinanza agli esercenti coinvolti in questo ignobile gesto di aggressione. In secondo luogo è importante sottolineare l’operato dei carabinieri che prontamente sono intervenuti a risolvere la situazione. Desideriamo ringraziarli e mettere in luce questa che è una reazione dello Stato che non dobbiamo far passare sotto silenzio. Come Pd di Savignano siamo per tolleranza zero rispetto verso chi delinque o non vive la nostra comunità rispettando le regole. Crediamo che questo sia sostanziato da azioni concrete come il supporto della polizia municipale quale strumento per la lotta al degrado urbano, con la riqualificazione di luoghi pericolosi e con il massimo supporto alle forze dell’ordine. Siamo per uno Stato in cui doveri e diritti viaggiano di pari passo, prova ne è la lotta all’assistenzialismo che ha animato le nostre riforme dei servizi sociali comunali dove l’inserimento lavorativo è diventata la prima misura utilizzata per aiutare chi è in difficoltà. Non crediamo ci siano partiti della insicurezza e altri della sicurezza. La sicurezza non ha colore politico, ma solo soluzioni da attuare e da proporre di concerto con il Ministero degli interni e le forze dell’ordine. Ai cittadini savignanesi invece ribadiamo la linea del Pd, condivisa con l’Amministrazione: tolleranza zero verso chi non rispetta le regole».