Sarsina, Pala Plauto: sorprese archeologiche dilatano costi e tempi

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I reperti archeologici venuti alla luce nel cantiere aperto per realizzare il “Pala Plauto” sono così importanti che sono necessari 700.000 euro per valorizzarli e il completamento dei lavori slitterà a fine 2025, due anni in più rispetto a quanto previsto, fino alla fine del 2025. È emerso da una risposta data dall’amministrazione in consiglio comunale a un’interrogazione presentata dal consigliere Francesco Bravaccini, del gruppo di minoranza. Uno spunto utile per capire l’importanza dei ritrovamenti e l’importanza che ne consegue sui lavori per il centro commerciale ed il palazzetto dello sport.

Più soldi e più tempo

I tempi di realizzazione saranno molto più lunghi e l’amministrazione dovrà “strappare” dalla Regione una consistente proroga per poter mantenere i 500.000 euro di contributo. Il sindaco Enrico Cangini ha precisato che i lavori, come richiesto dalle autorizzazioni rilasciate, fin dall’inizio si sono svolti «sotto sorveglianza archeologica e che il 25 luglio 2022 sono stati rilevati diversi reperti». Gli scavi archeologici sono proseguiti e si sono tenuti incontri tra Comune, Soprintendenza e società “Palaplauto srl”. In uno, tenutosi il 21 dicembre scorso, è emerso che per la valorizzazione dei ritrovamenti archeologici sarebbero necessari ulteriori 700.000 euro e «una proroga di ultimazione dei lavori di due anni rispetto al 31 dicembre 2023». Il Comune di Sarsina ha quindi subito richiesto la proroga alla Regione. Per quel che riguarda l’area, agli scavi e le modalità di valorizzazione, il sindaco Cangini ha prudentemente sottolineato che, data la delicatezza della questione, «ogni comunicazione in merito al sito archeologico va concordata con la Sovrintendenza».

Le prospettive

Per trovare le ulteriori risorse necessarie l’amministrazione comunale confida che possano arrivare fondi dal Ministero dei Beni Culturali. Nel frattempo, all’inizio di quest’anno, la Sovrintendenza ha chiesto il finanziamento di nuove indagini archeologiche anche all’esterno dell’area su cui sorgerà l’edificio. L’intenzione sarebbe quella di procedere a una campagna di scavi in contemporanea tra parte interna ed esterna, ma se le risorse non lo dovessero subito consentire si dovrà comunque procedere col completamento degli scavi interni al perimetro. Il consigliere Bravaccini ha commentato che «ci si potevano aspettare complicazioni» e comunque «ai cittadini dovrebbe essere data una comunicazione ufficiale in merito». Che i lavori dovessero rimanere fermi per un bel po’ lo si era capito a inizio gennaio con la rimozione della gru dal cantiere e la revoca del senso unico alternato in via Linea Gotica. Ma una proroga di due anni al fine lavori, anche tenendo conto di uno stop che ha già superato i 6 mesi, supera le più pessimistiche previsioni.

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