Sarsina, muro e resti di piscina romani negli scavi del Pala Plauto

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I lavori per la costruzione del palazzetto dello sport sono fermi da qualche mese per alcuni ritrovamenti archeologici e in questi giorni la Soprintendenza di Ravenna dovrebbe far sapere se possono riprendere. Intanto il costo del Pala Plauto è aumentato di quasi 600.000 euro, in parte a carico della società concessionaria e in parte a carico del Comune.

«Sì - conferma il vicesindaco Gianluca Suzzi -, sono stati trovati un po’ di reperti: un muro, quelli che dovrebbero essere i resti di una piscina romana. Sono reperti che in parte rimangono sotto l’adiacente parcheggio multipiano». D’altra parte tutto il sottosuolo di Sarsina, e senza neanche bisogno di scavare troppo, è ricco dei resti dell’antica Roma. Da due-tre mesi un gruppo di archeologi sta ripulendo e “spazzolando” i ritrovamenti per verificarne consistenza e importanza, ma intanto palasport e struttura commerciale, nella zona della ex palestra e di via Linea Gotica, sono fermi.

Dalla Soprintendenza ai beni archeologici, belle arti e paesaggio per le Province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini deve arrivare il benestare alla ripresa dei lavori. In attesa di informazioni certe e precise girano comunque notizie sulla rilevanza del ritrovamento che secondo alcuni potrebbe addirittura catalogarsi come uno dei più importanti ritrovamenti archeologici di epoca romana nel Nord Italia. Intanto, nel caso si dovesse prolungare lo stop ai lavori, si affaccia il rischio di dover affrontare ulteriori problematiche legate all’aumento di costi e materie prime che in questo periodo sta condizionando non poco appalti e lavori.

Inizialmente la spesa prevedeva un investimento di 4.173.175 euro, finanziati per 3.423.175 euro dalla società del gruppo Conad che gestirà gli spazi commerciali, per 500.000 euro col contributo assegnato dalla Regione al Comune (già dal settembre 2015) per gli interventi riguardanti il palazzetto dello sport e il campo da gioco esterno, per 250.000 euro da amministrazione comunale (200.000 euro) e mediante sponsorizzazioni private (50.000 euro). Ma ora il costo dell’intervento è arrivato a 4.732.171 euro, finanziato per 3.797.942 euro dalla società del gruppo Conad, per 500.000 euro col contributo della Regione Emilia-Romagna, con 200.000 euro finanziati dall’amministrazione comunale tramite contributo diretto, con 50.000 euro di sponsorizzazione da privati, per 138.600 euro sempre dall’amministrazione attraverso accensione di mutuo, per 45.629 euro quale scomputo opere per costo di costruzione finanziato dall’amministrazione.

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