Saro Di Bartolo e la bellezza del mondo in mostra a Rimini

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Un viaggio nella bellezza del mondo per unire popoli e persone. Un percorso tra ritratti e costumi di persone sorprese nelle loro attività e luoghi di vita quotidiana nonché tra meravigliosi paesaggi che raccontano alcuni Paesi dell’Asia e America. È quanto racconta la mostra fotografica di Saro Di Bartolo, Anthology. 50 anni di fotografia 1972-2022 visitabile fino al 29 gennaio al Museo della Città di Rimini.

Di Bartolo è un fotografo pluripremiato a livello internazionale e con le sue 601 fotografie trasporta il visitatore in una splendida esperienza di arte che farà apprezzare grazie anche ai dettagli dei luoghi e alle tecniche utilizzate per gli scatti.

La mostra, dedicata alla Fondazione Isal, Istituto per la ricerca e cura del dolore cronico, ha anche lo scopo di testimoniare il diritto universale alla cura del dolore e della sofferenza. L’artista, infatti, attraverso questa antologia fotografica, racconta come in molti Paesi del mondo le condizioni di vita siano tali da esporre gli abitanti ad alto rischio di sviluppare uno stato di dolore cronico, con scarse possibilità di accedere a cure rimarcando, attraverso la forza dell’arte, il diritto universale alla cura del dolore e della sofferenza che si sposa con la mission di Fondazione Isal.

Tra le raccolte principali in mostra a Rimini si possono ammirare “Bangladesh”, “Ghost towns”, “Good morning Vietnam”, “Burma life, quadri di vita”, “Fotopitture futuriste”, “Sisters, siamo tutte sorelle”, “Faces of innocence, I volti dell’innocenza”, “Beauty of nature, Paesaggi dal mondo”.

Di Bartolo: premi e progetti

Saro Di Bartolo fin da giovane coltiva l’amore e lo studio della fotografia; dal 2005 si occupa prevalentemente di tale arte. Appassionato di storia, arte e costumi dei popoli, ha viaggiato a lungo, realizzando reportage in varie parti del mondo. Tra i riconoscimenti ottenuti, vale la pena citare il 1° premio sia all’International Travel Photography della United Airlines, su 15mila fotografi da tutto il mondo, sia al concorso Lonely Planet “Mondo passione senza fine”, tra 3mila autori.

Attualmente fa parte del team Art in Schools da lui costituito. Il gruppo porta avanti il progetto di diffusione dell’arte nelle scuole del mondo della Besharat Arts Foundation, nel cui contesto i suoi scatti sono in esposizione permanente in decine di scuole, contestualmente alle foto del grande Steve McCurry.

Fondazione Isal

La Fondazione Isal opera nella ricerca sul dolore in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità e numerosi Istituti di ricerca e università italiani e nel mondo. Dal 2009 organizza la Giornata internazionale “Cento città contro il dolore”.

La mostra resterà aperta fino al 29 gennaio tutti i venerdì, sabato, domenica e festivi. Orario: 10-13 e 16-19. Ingresso libero.

Quale è il posto dell’allattamento e della donna nella società attuale? A questa domanda risponde la mostra The invisible breasts. Seni invisibili della fotografa svedese Elisabeth Ubbe.

L’esposizione, allestita alla Galleria Pescheria di Cesena, è stata prorogata fino al 12 febbraio.

La città romagnola è la seconda tappa, dopo Bologna, della mostra itinerante promossa in occasione della Settimana mondiale dell’allattamento materno dall’assessorato regionale alle Politiche per la salute in collaborazione con gli assessorati alla Cultura, Pari opportunità e Welfare, per ribadire il proprio sostegno all’allattamento come pratica di salute, elemento di empowerment delle donne e dei genitori, e di facilitazione della relazione con la bambina e il bambino.

Una quarantina gli scatti della pluripremiata fotogiornalista che ritraggono le donne che allattano evidenziandone la realtà quotidiana. A loro chiede di scegliere un contesto che rappresenti la loro vita: così ogni foto ha la sua storia. In un’epoca in cui il gesto di allattare in pubblico talvolta può essere considerato irritante, Ubbe sceglie di catturarne immagini tratte dal quotidiano: in casa, in città, negli spazi di gioco dei bambini e in tutti quei luoghi in cui le donne trascorrono il tempo con i figli.

La mostra è organizzata dal Comune di Cesena.

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