Sara, da San Barnaba allo Zecchino d'oro

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La faentina Sara Ghinassi, 10 anni, ha una bella famiglia; mamma Nicoletta e babbo Matteo dirigono l’azienda Teomar, servizi per la ristorazione a Faenza. Poi ci sono i fratelli Pietro, 12 anni, e Stefano, 8 anni, che definisce «un raccontatore», e pure 3 bulldog inglesi. Sara vive nella campagna di San Barnaba, i suoi lunghissimi capelli hanno il colore del grano, i suoi occhi l’azzurro del cielo; frequenta la quinta elementare alla scuola Martiri di Cefalonia di Faenza. Sara è l’unica romagnola scelta per cantare allo Zecchino d’oro numero 64, il festival della canzone per bambini più longevo. Da domani, venerdì 3 alle 17.05, a domenica 5 dicembre, rinnova su Rai 1 l’autenticità delle canzoni per l’infanzia, dall’Antoniano di Bologna. 14 sono le canzoni e Sara ne canta una «bellissima»: «La mia canzone si chiama “Ali di carta” – ci dice – è bellissima; appena l’ho ascoltata ho subito sentito che era perfetta per me. Parla di libri e di come è bello leggere, racconta di una bambina che vede solo cose oscure come pioggia, nebbia, grandine. Quando però comincia a leggere, le cose brutte se ne vanno e appaiono belle avventure. La prima sensazione che ho provato è stata: è fantastica questa canzone, mi ha reso felicissima».

La vena canterina di Sara l’ha scoperta il maestro Luca Piazza che aveva preparato i bambini per la festa della scuola. Sara aveva chiesto alla mamma di potersi esibire: «Sei sicura? Non hai mai cantato in pubblico». Invece il suo timbro dolce e musicale ha sorpreso tutti e il maestro ha suggerito di provarla per le selezioni dello Zecchino: «L’esperienza di giugno all’Antoniano – racconta mamma Nicoletta – ci ha fatto incontrare nuove famiglie e sono nate amicizie, credo che i giorni dello Zecchino saranno bellissimi». Sara, che ama disegnare, ha ora intrapreso lo studio di canto e chitarra, e sta pensando di fare la cantautrice da grande: «Mi piace cantare ma anche scrivere canzoni, una delle mie preferite, che canto spesso, è “A modo tuo” di Elisa. Potrei cantare e fare la pittrice, e unire le mie due passioni preferite».

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