Santerno in festa per i 104 anni dell'ex staffetta partigiana

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Giovanissima, riforniva di armi il marito che era tenente di una brigata partigiana. Ieri ha compiuto 104 anni e vive come da tutta la sua vita a Santerno. Angela Baldrati ha avuto tre figlie, due durante la Seconda Guerra Mondiale. E lunedì è stata festeggiata anche da cinque nipoti, otto pronipoti e persino da tre trisnipotini. Una vita intensa, macchiata solo dalla perdita, vent’anni fa, di Nello.

Si parla di Nello Ghinibaldi, il partigiano Tom. Che iniziò la sua attività partigiana nel 1943 nelle Squadre Armate Operaie, quindi nelle Gap, poi fu tenente nella Brigata Garibaldi “Mario Gordini”. «I miei genitori – ricorda Tiziana, l’unica figlia nata a guerra conclusa, giunta dopo Silvana e Rosetta – ci raccontavano sempre che durante la guerra mio padre era sempre ricercato dai tedeschi ed era costretto a stare fuori. Fece il partigiano prima in montagna poi nelle valli e quindi mia madre Angela, che faceva la staffetta per la Gordini, spesso portava armi e cibo a suo marito e ai suoi compagni di Resistenza».

Una mattina però, mentre si recava in bicicletta verso Porto Corsini, le cose non filarono lisce. «Nella borsa aveva delle pistole, nascoste alla meglio con delle erbe poste in cima, e i tedeschi fanno per fermarla – racconta Tiziana –. Lei nemmeno si blocca e gli butta lì un “valà valà, lasciatemi andare che ho fretta, devo prendermi cura dei conigli che mi aspettano”».

Di fronte ad un fare tanto sbrigativo di una ragazza che nemmeno era maggiorenne i militi non si sentirono di indagare oltre e Angela Baldrati ha potuto ieri festeggiare i 104 anni, nella casa fra la piazza e il fiume dove risiede praticamente da sempre. «Fu effettivamente fermata dai tedeschi ad un improvvisato posto di blocco sotto l’argine del Reno, aveva con sé, nascosto, anche materiale partigiano – ricostruisce Ivano Artioli, presidente dell’Anpi che lunedì è andata a salutarla per il suo compleanno e ha avuto il piacere di porgerle la torta di festeggiamento –. I militari risero quando lei spiegò che in borsa aveva il coniglio maschio e la femmina era in calore. Così lei passò e completò la sua pericolosa azione».

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