Santarcangelo, il sindaco Sacchetti. “Dal Metromare a MetroSanta, il futuro fra turismo e sostenibilità”

È passato un anno da quando i santarcangiolesi l’hanno scelto come loro sindaco e da allora Filippo Sacchetti ha continuato a preservare a le tradizioni e la vocazione agricola del suo territorio ma guardando anche al futuro, tra Trc e cittadella dello sport, strizzando l’occhio al potenziamento del Turismo fuori dall’ombra del Campanone, tra agriturismi e glamping, con la barra puntata verso la “Città dei 15 minuti” che dia la possibilità a tutti i cittadini di raggiungere i principali servizi in un quarto d’ora di mobilità green.
Sacchetti, quale è stata la soddisfazione più grande di questo primo anno?
«La prima è stata ricevere il consenso di quasi il 60% dei santarcangiolesi che si sono presentati alle urne, segno che il mio lavoro di anni e la nostra idea di città sono stati credibili e in grado di arrivare al cuore della gente. Nei primi dodici mesi ne sono seguite tantissime e potrei fare un elenco già lunghissimo: mi limito a ricordare le traiettorie di mandato che abbiamo concretizzato, come il Piano strategico della cultura, la prima brand identity per lo sviluppo turistico e il grande ambizioso progetto della “Città dei 15 minuti”. Una rivoluzione culturale prima ancora che strutturale. Ovviamente non posso che essere orgoglioso del grande percorso di crescita che stanno facendo il nostro ospedale Franchini e la sanità territoriale grazie alla grande sinergia con Ausl: siamo nel miglior momento di assetto della Chirurgia Senologica, un’eccellenza assoluta che alla Struttura Complessa consolidata ha aggiunto di recente una struttura semplice per la chirurgia plastica, il Cau è aperto 7 giorni su 7 per 24 ore al giorno e permette di dare prime importanti risposte alle urgenze. La Medicina si è articolata talmente tanto che la nuova Casa della Comunità ospita servizi importanti, oltre a quello dei medici di base, quali gli infermieri e il Consultorio potenziato con uno Spazio Giovani appena inaugurato. Abbiamo attivato il servizio di infermiere di comunità, sono in atto interventi di riqualificazione da milioni di euro a in autunno festeggeremo i 150 anni del nostro ospedale. Ma per un sindaco è una grande soddisfazione anche ricevere dei bambini di quinta elementare che ti consegnano i loro progetti per la Piazza Ganganelli che vorrebbero come è avvenuto una settimana fa: è per loro, per chi ci seguirà, che lavoriamo ogni giorno sperando di lasciare una città ancora migliore di quella che abbiamo trovato».
Il momento più difficile?
«Alle difficoltà amministrative ero preparato e grazie anche alla struttura e a una squadra coesa e ferrata le affrontiamo con grande impegno. Quello a cui non si è mai pronti sono invece le tragedie come il femminicidio di Lorena Vezzosi e la morte di Cristian Gualdi e Luca Perazzini sul Gran Sasso: da primo cittadino si sente ancor più la responsabilità anche in casi come questi in cui non se ne hanno e nell’impotenza si può solo mettersi ancor più a disposizione dei familiari e cercare di dar loro tutto il sostegno possibile. E’ quello che ho e abbiamo cercato di fare”.
A che punto è la riqualificazione dell’ex cementificio?
«L’ex Buzzi è una delle grandi scommesse del futuro di Santarcangelo. Con la proprietà stiamo compiendo tutti i passi per ottenerlo gratuitamente e poi si aprirà un confronto con la città per disegnarne le funzionalità: stiamo studiando i migliori esempi di rigenerazione di siti analoghi nel mondo e vogliamo sognare in grande su un’area che può diventare davvero strategica».
La bonifica del sottosuolo cosa sta rilevando?
«Quest’operazione è propedeutica al cambio di proprietà dal privato al Comune. Si sta procedendo come da programma e ci sono ditte e tecnici specializzati al lavoro con grande scrupolosità».
Caso Mutonia: facciamo il punto?
«Come ho detto fin dal giorno del pronunciamento del Consiglio di Stato, Mutonia non è ospite ma parte integrante di Santarcangelo. È anzi una delle sue anime più belle. Da amministratori e da cittadini italiani rispettiamo ogni sentenza, anche quelle che come in questo caso non condividiamo, e stiamo quindi procedendo con tutti gli adempimenti richiesti. Contemporaneamente abbiamo dato mandato a uno staff di legali per fare tutto quanto ci viene intimato nella dovuta maniera e valutare possibili soluzioni. I Mutoid sono parte di noi, sono santarcangiolesi e la resistenza culturale che si sta scatenando non solo qui e le migliaia di firme che la gente sta raccogliendo lo testimoniano più di ogni parola»
Boom di furti: quali le soluzioni?
«Parlare di boom mi pare quantomeno esagerato, ma di certo la sicurezza è uno dei capisaldi della nostra agenda quotidiana. Stiamo cercando di mettere in campo tutto quello che è nelle nostre possibilità e prerogative: mi riferisco a un potenziamento del sistema di videosorveglianza, a un incremento dei pattugliamenti della nostra Polizia Locale con pattuglie anche appiedate nel periodo estivo, a una sinergia sempre più stretta con le forze dell’ordine provinciali e a dotare i carabinieri di una struttura più adeguata così da vederne magari aumentare la dotazione. Contemporaneamente continuiamo a investire nelle riqualificazioni urbane a tutti i livelli, perché la lotta al degrado è la prima forma di sicurezza sociale».
Guardando al futuro, ha una novità importante da annunciare o un obiettivo primario per il secondo anno da sindaco che si apre oggi?
«In questi primi 12 mesi abbiamo progettato molto e ci siamo dati linee e direttrici ben precise. Fra il 2025 e il 2026 contiamo di dare sempre più forma alla Città dei 15 minuti con tutti i collegamenti frazione-centro in mobilità sostenibile e l’arrivo di una vera e propria Cittadella dello Sport come ce ne sono poche. Fra le novità, mi piace evidenziare l’allargamento del perimetro urbano con la valorizzazione della nostra vocazione agricola, in un processo di rigenerazione che vogliamo abbracci anche l’offerta turistica da potenziare proprio al di fuori della cintura del centro storico: penso ad agriturismi, agricampeggi, glamping e una vera e propria rete di ricettività nella natura. Per il nostro turismo e non solo si rivelerà infine vitale il progetto di prolungamento del Trc dalla Fiera alla nostra Stazione. Come ci piace dire da Metromare a MetroSanta, una strada nel futuro, una finestra diretta sul mondo attraverso una mobilità sostenibile che consentirà di collegarsi con l’alta velocità, la Riviera e l’aeroporto e, nel percorso inverso, di aprire rotte turistiche dirette dal mondo a Santarcangelo».
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