Non c’è traccia dei soldi: il Santarcangelo conferma lo sciopero

SANTARCANGELO. Sciopero confermato. Domani Savignanese-Santarcangelo non si disputerà in quanto i giocatori del Santarcangelo hanno deciso di non scendere in campo. A meno di clamorosi sviluppi dell’ultima ora provenienti dalla Croazia (leggi arrivo degli stipendi). Sviluppi che, al momento, hanno la stessa possibilità di avverarsi di una nevicata il 15 di agosto. Ieri Bondioli e compagni si sono allenati regolarmente: un occhio al campo, l’altro verso la sede per capire se ci fosse movimento. Attesa andata delusa. Ma essendo la speranza è l’ultima a morire e visto che domani la partita è a Cesena (al Romagna Centro di Martorano), la squadra di Galloppa ha fissato il termine dell’ultimatum alle 18 di questa sera. Poi, stop. Una decisione che regalerà la vittoria a tavolino alla Savignanese e che causerà un -1 ai gialloblù. I soldi ci sono, è solo una questione di giorni» ha ribadito il vice-presidente Stasa Hefti, che ieri ha cercato di prendere altro tempo. Questa volta, però, il fronte-sciopero è compatto. «O ci pagate, o non giochiamo».

Del resto finora i clementini hanno visto arrivare solo uno stipendio, pagato in novembre. E i problemi, nelle prossime ore, potrebbero assumere proporzioni ancora più devastanti mettendo a rischio il futuro stesso della società. Certo una pubblicità poco edificante per Ivan Mestrovic, presidente del Santarcangelo e consigliere speciale di David Suker, presidente della federcalcio croata vice campione del Mondo.

La preoccupazione del Comune

Ieri pomeriggio l’amministrazione comunale di Santarcangelo ha mandato una breve nota: «Apprendiamo dagli organi di stampa dello sciopero indetto da giocatori e staff del Santarcangelo per domenica 6 gennaio. Considerati gli annunci della società e le aspettative diffuse in città, si tratta di una notizia del tutto inaspettata, segnale preoccupante di impegni non rispettati. L’Amministrazione comunale auspica che la questione si risolva positivamente quanto prima, e manterrà alta la propria attenzione augurandosi che i diritti dei lavoratori siano tutelati e la società sportiva possa proseguire la sua attività».

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