Dopo Santarcangelo, Ivan Mestrovic si muove verso Rimini

SANTARCANGELO. La marcia su Rimini è iniziata. Dopo aver acquistato il 100 per cento delle quote del Santarcangelo, Ivan Mestrovic, il 38enne imprenditore croato fondatore di “City Express” e nuovo proprietario della società clementina, punta diritto su Rimini. Gli obiettivi sono diversi: il più importante, almeno calcisticamente parlando, è quello di riportare la serie B al “Romeo Neri” nel più breve tempo possibile. Rimane da capire come questo avverrà: se da numero uno di piazza del Popolo attraverso una fusione-acquisizione o passando attraverso una società minore.

Ipotesi fusione

Già quest’estate Mestrovic aveva tentato di sbarcare in riviera, ma dopo un paio di colloqui con Giorgio Grassi gli era stato detto “no, grazie”. In realtà il corteggiamento non è mai terminato. Anzi, Mestrovic nei mesi scorsi ha voluto conoscere di persona Grassi. Incontro che entro la fine di gennaio sarà rinnovato. E proprio in quell’occasione si deciderà il futuro di Rimini e Santarcangelo. Chi è all’interno delle stanze dei bottoni dice addirittura che il progetto è già stato visto, visionato e ne è stata studiata la fattibilità economica. Rimarrebbe solo la firma che, in questo caso, prevederebbe la fusione-acquisizione tra le due realtà. Questo, naturalmente, a meno di clamorose decisioni dell’ultimo momento. Logico che la “conditio sine qua non” è che la squadra gialloblù mantenga la serie C o che quella biancorossa riesca a centrare la promozione tra i professionisti. In caso di fusione, comunque, il quadro sarebbe già dipinto. Si giocherebbe al “Romeo Neri” mentre Santarcangelo diventerebbe sede della “cantera”. Questo perché tra gli obiettivi del progetto c’è puntare su un settore giovanile all’avanguardia.

Altra ipotesi

Se, invece, Grassi dovesse dire di no rimanendo azionista di maggioranza della squadra biancorossa, l’alternativa sarebbe quella di trovare un’altra società che possa avere nella propria denominazione il nome Rimini. Società che è già stata individuata e con la cui dirigenza c’è già stato un primo contatto: il Rimini United. Una strada, però, non priva di ostacoli. La ferita di due Rimini sotto lo stesso cielo è ancora fresca e difficilmente l’Amministrazione comunale presterebbe il fianco a un’altra “guerra” fratricida.

Ecco Lesjak, si punta a Matas

Che il progetto sia ambizioso lo conferma il mercato del Santarcangelo, che ha messo nel mirino due giocatori come Matteo Brighi a centrocampo e Luigi Castaldo in attacco. In più sono in arrivo due rinforzi croati. È vicino l’approdo dalla Nk Osijek del terzino destro (classe 1987) Nikola Matas, mentre già domenica arriverà di certo il difensore centrale classe 1988 Zoran Lesjak. Matas ha anche esordito in Nazionale l’11 gennaio 2017 e vanta due presenze con la Croazia (contro Cile e Cina).

Area ex Ghigi

Insomma, in un modo o nell’altro, Ivan Mestrovic, vorrebbe sbarcare a Rimini. Anche perché nel famoso progetto ci sarebbe un altro punto fondamentale: quello dell’acquisizione dell’ex area Ghigi. Attualmente, lo spazio che si trova a fianco della Superstrada di San Marino, è in mano al curatore fallimentare. In queste settimane da Palazzo Garampi sono partite diverse telefonate per cercare di trovare una soluzione e ritornare così in possesso dell’area. A quel punto verrebbe fatto un bando pubblico e se lo aggiudicherebbe chi dovesse presentare offerta e progetto migliore. Viste le potenzialità economiche dell’imprenditore croato e il progetto che gli amministratori hanno già avuto modo di studiare, difficilmente l’area andrebbe a un altro competitore. A quel punto i lavori partirebbero subito per trasformare lo spazio in una cittadella dello sport in modo da attirare squadre italiane e straniere. L’obiettivo è organizzare tornei di calcio chiamando società di primo livello come quelle di Liga e Premier, seppur a livello giovanile.

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