A 24 anni fa rivivere lo storico alimentari di Sant'Ermete

Santarcangelo

Giovanissima apre un alimentari in una frazione. Ad appena 24 anni Giulia Vaccarini ha già le idee molto chiare. Nonostante il clima di instabilità economica che si respira anche a livello nazionale, sotto una pioggia di rincari avvelenati dall’inflazione alle stelle, questa santarcangiolese doc è pronta a lanciarsi in un’avventura controcorrente per ripristinare l’alimentari che sorge vicino al bar Casale di Sant’Ermete, la frazione clementina dov’è nata e cresciuta, prima di trasferirsi per amore a Riccione giusto un paio di anni fa. Un negozietto che brilla come una perla rara nel mondo della grande distribuzione e del commercio online.

Restyling e tradizione

Grinta da vendere Giulia che va dritta al punto: «Si tratta di una storica bottega, fondata mezzo secolo fa, che ha cambiato quattro titolari». Con lei arriva il quinto giro di valzer, ovvero un ritorno alle radici, in cerca del suo futuro. «Dopo gli studi all’alberghiero e poi come estetista, ho lavorato per anni solo nella stagione estiva, sballottata da un albergo all’altro. Finché, mi sono detta, è ora di voltare pagina».

L’appuntamento per il taglio del nastro è fissato per sabato 21 gennaio, nel frattempo fervono i preparativi e «in tanti bussano al vetro per dare una sbirciatina ma soprattutto per avere lumi. Ho apportato alcuni cambiamenti a un ambiente un po’ datato – chiarisce la giovane – a partire dalle scaffalature nuove fino ai toni tra il bianco e il tortora che illuminano un ambiente di circa cento metri quadri».

Non la spaventa il momento storico difficile e senza precedenti e spera di essere utile alla sua comunità a partire dagli anziani, assicurando pane fresco ogni giorno, ma anche frutta, verdura e carne. Fiore all’occhiello dell’attività: prodotti di gastronomia già pronti anche a base di pesce, senza dimenticare i cassoni, e in sottofondo musica soft.

Cresciuta nella solidarietà

Se il papà è in pensione, la mamma Monica Giorgi ha deciso di lasciare il lavoro di commessa per dare una mano alla figlia. Entrambi fanno parte dell’associazione “Aceto rosso” che con una quarantina di iscritti è in prima linea per la beneficenza. Basti pensare alla donazione natalizia di 500 buoni spesa per l’Emporio solidale, dedicato ai nuclei in difficoltà, senza tralasciare il volontariato alla Fiera di San Martino, in sinergia con la Pro loco. Valori che scorrono nel dna di Giulia pronta in prima linea per preservare un negozio storico della zona alla stregua di un monumento.

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