Dopo il furto da 400 euro alla merceria “Il gomitolo”, i carabinieri mettono in guardia: «Attenti alla banda in rosa». Hanno varcato la soglia della merceria di via Ugo Braschi in quattro, tutte donne: tre di vent’anni e l’ultima sulla cinquantina. Racconta la titolare dell’attività aperta dal 2017: «Per distrarmi, sono partite con una raffica di domande, sui corsi che organizzo, finché una si è intrufolata sul retro». La motivazione era credibile, visto che aveva scelto l’unico capo che va provato prima dell’acquisto, ossia un reggiseno ad adesivo. Fatto sta che, quando se ne sono andate, mancava all’appello l’incasso di due giornate che, spiega ancora la titolare, era ben nascosto in un armadio, dentro un sacchettino che in nulla ricordava un portafoglio. La stranezza è che proprio vicino allo stanzino dove la giovane si è cambiata, erano appese in bella vista la borsa sua e della dipendente, eppure la ricerca della ladruncola si è concentrata altrove. Oltre al danno la beffa visto che d’abitudine non viene lasciato l’incasso in negozio. Da qui l’ipotesi: «Una conoscente mi ha detto che queste bande posseggono dispositivi in grado di leggere e individuare il chip delle banconote».
Guardia alta
Il bello è che non è stata l’unica visita sgradevole della giornata. «A distanza di mezz’ora sono arrivati altri due gruppetti, tutti al femminile – prosegue la donna –. Si avvicinavano sempre più alla porta sul retro, chiedendo informazioni su prodotti a caso. Se ne sono andate, appena intuito che avevamo mangiato la foglia». Che esista un gruppo di malintenzionate è stato confermato anche dai carabinieri, aggiunge, che hanno ricevuto molte segnalazioni oltre alla sua.
Altri colpi
Non si tratta comunque del primo furto, dato che quattro mesi fa si è registrato un altro episodio con modalità analoghe. «Una ragazza mi ha distratto chiedendomi un articolo, – ricorda – mentre un’amica ha fatto finta di prendere il poliestere, infilandosi sul retro e razziando dei soldi». Nello stesso pomeriggio, in cui le due erano state le uniche clienti della merceria, le stesse ragazze, con un cappellino a visiera a coprire le fattezze, sono passate anche dal negozio di giocattoli “Birimbaula” di via Verdi, dove hanno portato via 260 euro. Negli stessi giorni, come racconta la titolare dell’attività cara ai bambini, avevano colpito anche a Cesena, nel negozio di articoli per animali “Robinson”, stavolta con l’aiuto di una complice e rubacchiando sia alla clientela che ai dipendenti.