Santarcangelo. Paura per coppia di anziani derubata in casa

Rimini

«Ridatemi i ricordi di mio fratello, scomparso tragicamente a 10 anni». Questo l’accorato appello di Monica, una santarcangiolese residente nella centrale via Pascoli, all’indomani del furto avvenuto nella casa che divide con gli anziani genitori, mentre lei era al lavoro ed essi all’interno della proprietà. L’episodio è avvenuto martedì sera intorno alle 22 in un appartamento a piano terra, all’interno di una palazzina di due piani. La madre, che a breve compirà 72 anni, era in giardino con una vicina in cerca di un po’ di tregua nella calura estiva, mentre il padre 78enne riposava nella sua stanza attaccato al macchinario che gli permette di respirare.

«Forse proprio il rumore prodotto dal “concentratore di ossigeno” ha impedito alla mamma di accorgersi subito di quanto stava accadendo – ipotizza Monica –. Ma all’improvviso uno dei nostri cagnolini è rientrato in fretta e furia. Così mia madre l’ha seguito in casa, dove peraltro aveva lasciato le luci accese. Ha fatto il giro e temo che in quel momento i malintenzionati fossero nascosti, – dice con la voce incrinata – perché non ha notato niente di strano ed è uscita, ma neanche mezz’ora dopo, quando si era congedata dall’amica per andare a dormire, ha trovato i cassetti della camera spalancati. La finestra era aperta e la zanzariera divelta. I vestiti buttati sul letto alla rinfusa racconta –. Mi ha telefonato in preda al panico ed io ho subito allertato il 112. I carabinieri sono giunti da Rimini, quaranta minuti e due chiamate dopo, com’è comprensibile, visto il carico di lavoro del periodo estivo».

Ora da un controllo sommario risultano esser stati rubati la borsa dell’anziana «con tanto di documenti, borsellino e bigliettini personali, zeppi di ricordi. Ma anche un libretto bancario ed uno postale, vari contratti, 4 orologi, due catenine e – prosegue Monica – la fede nuziale dei miei genitori. Nel bottino rientrano anche 100 euro in contanti, ma la cosa che ci fa più male – spiega con un filo di voce – è che hanno portato via l’orologio di mio fratello che è morto di leucemia a soli 10 anni nel 1987. Si trattava di un modello Seiko dall’enorme valore affettivo acquistato due anni prima. Ma non basta. All’appello manca anche la medaglietta d’oro su cui erano incisi il giorno ed il mese della sua nascita, ossia 8.8, uno dei primi regali che avesse ricevuto nella sua breve esistenza». Perciò lancia un appello «perché almeno questi tesori veri vengano restituiti o recapitati ai carabinieri, da cui mi sono recata per sporgere denuncia, trovando altre 4 o 5 persone nella mia condizione». In tanta angoscia a confortarla è solo il fatto che «i responsabili del furto non abbiano fatto del male a nessuno, in particolare a mio padre che è invalido». E Monica conclude con una punta di amarezza: «Abito in una zona trafficata e centrale, eppure i ladri sono entrati in casa, mentre c’erano i miei. Sono stanca di questa situazione, Santarcangelo è bella, ma di certo non sicura. Bisogna smettere di dire che sono solo “percezioni”».

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