Santarcangelo, la sindaca: "Bambini con due madri, avanti con le trascrizioni"

Col fine di "tutelare l'interesse superiore dei bambini", anche Santarcangelo di Romagna 'disobbedisce' e proseguirà le trascrizioni dei bambini delle famiglie omogenitoriali composte da due madri. Perché "anche alla luce della recente sentenza della Corte di Cassazione, il Comune non ritiene che siano venute meno le ragioni che hanno condotto all'effettuazione delle due trascrizioni già registrate" tra il 2019 e il 2022. Lo annuncia la sindaca del Comune romagnolo, Alice Parma: "Anche prima che la più recente sentenza della Corte di Cassazione riportasse il dibattito sul tema a livello nazionale, sindaci e sindache di diversi Comuni d'Italia hanno fatto senza troppo clamore quello che ritenevano giusto, con il solo obiettivo di tutelare sopra tutto l'interesse superiore dei bambini", afferma. "Il diritto- prosegue- non è la tutela di qualcuno a discapito di qualcun altro, ma è la capacità di tenere insieme i diritti di tutti a prescindere dalle situazioni specifiche: per questo ritengo inaccettabile che debbano essere i Comuni che, a macchia di leopardo, decidono su questioni di simile importanza".
Da qui la decisione di Parma di associarsi alla richiesta dei sindaci della Provincia di Rimini, che al pari dei primi cittadini di Milano (Giuseppe Sala) e Bologna (Matteo Lepore) hanno chiesto che sia il Parlamento, come peraltro indicato dalla stessa Corte di Cassazione, ad approvare una legge in grado di garantire in egual misura i diritti di tutti i bambini e le bambine". E per questo, conclude la sindaca, "ho firmato l'appello 'DisObbediamo' dell'associazione Famiglie Arcobaleno, destinato ai sindaci per il riconoscimento dei figli e delle figlie di coppie omogenitoriali".

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