Santarcangelo, ecco il Cantiere poetico al via da novembre

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Sperimentare, con cura e rispetto delle radici, è la parola chiave del Cantiere poetico per Santarcangelo 22 che, nella sua ottava edizione, muta tempistica (passando da settembre a novembre, dal 2 all’8), modalità (non solo eventi spettacolari ma anche laboratori, mostre, incontri, azioni di strada e di piazza) e protagonisti i più piccoli (bambini e adolescenti) che ne sono i costruttori e non solo i fruitori. Il tutto tra Palazzo della poesia, biblioteca baldini, teatro Lavatoio e le scuole cittadine.

Il curatore-direttore Fabio Biondi paragona il Cantiere a «un bambino di 8 anni che frequenta la terza elementare che studia e impara ancora ma prende la parola per far comprendere la propria diversità, per essere eretico, per urlare con dolcezza e rabbia la sua necessità e la sua cittadinanza poetica». Una novità assoluta per una rassegna che non ha nulla del déjà vu, i cui lavori, come auspicato dall’assessora alla cultura Pamela Fussi «non finiscono mai» e che punta sull’importanza del «processo e sul percorso, più che sul prodotto finale». Un Cantiere costruito coi bambini attraverso la scuola e le insegnanti, da giugno fino ad oggi, con l’obiettivo di allargare la base poetica di Santarcangelo al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. Partendo dal rispettoso e doveroso omaggio ai maestri e ai poeti santarcangiolesi del ’900 che hanno segnato la storia della letteratura italiana, ad ogni edizione si cerca di raccontare la bellezza della parola poetica e i significati quotidiani della stessa. Così lavorando su questi argini si è scoperto il fiume in cui scorre vivace l’amore e l’utilizzo da parte dei bambini della poesia, dimostrando che essi stessi ne sono portatori e ne avvertono l’urgenza.

«I bambini – ha precisato Biondi – quando la incontrano la amano e la usano, sciogliendo i lacci della retorica e dicendo parole scomode che hanno a che fare con l’alterità che è il senso del fare poesia». Mostre, installazioni, laboratori, punti di aggregazione sono serviti e serviranno a entrare dentro la poesia, a occuparla, a metà tra letteratura e cura, inclusione e diversità e ciò anche grazie ai tanti maestri, ospiti d’eccezione. Basti citare potesse che hanno vinto il premio Andersen quali Sabrina Giarratana (nel ’22) protagonista il 4, e Cristina Bellemo (nel ’19), curatrice dell’evento “Bambina senza alleati” del 6, scrittrici pluripremiate quali Silvia Vecchini (5 e 6), drammaturghe e autrici tra cui Mariangela Gualtieri (domenica 6) e Chiara Guidi, (cofondatrice della compagnia Socìetas Raffaello Sanzio), a cui è dedicata una personale (con lavori in diverse giornate del calendario) e che guiderà il laboratorio (dal 3 al 5) per il coro poetico dello spettacolo “Lettera dalla notte” che andrà in scena alle 21 del 5. Se la qualità estetica e poetica del Cantiere è molto alta grazie a grandi protagonisti, uno spazio speciale è dedicato alla poesia in dialetto grazie ai laboratori condotti dai poeti santarcangiolesi quali Teodorani, Borgini, Bugli, «per lavorare anche con coloro che non sono nati qui ma che qui vivono creando così – come dice l’assessora Fussi – le condizioni per l’inclusione che funziona in entrambe le direzioni». E l’omaggio ai maestri si completa con l’omaggio a Raffaello Baldini, interpreti Nicoletta Fabbri e i bambini, diretti da Gianluigi Toccafondo e Francesca Ghermandi: “Il Teatrino di Raffaello Baldini”, il 7 e l’8.

Ermira Halilaj«Dalle stellealle stalle»

Zoomma.news presenta il volume “Dalle stelle alle stalle” di Ermira Halilaj, questa sera dalle ore 20 nella Sala “Sala Joe Cassar- Ex International, via XXVIII Luglio, 48, a Borgo Maggiore. A dialogare con l’autrice Anna Chiara Macina. «Se un sogno è il tuo sogno, quello per cui sei venuto al mondo, puoi passare la vita a nasconderlo dietro a una nuvola di scetticismo, ma non riuscirai mai a liberartene. Continuerà a mandarti segnali disperati come la noia e l’assenza di entusiasmo confidando nella tua ribellione». Un testo intriso di una leggerezza pensosa e divertente che narra una storia personale, il cammino di un’idea,

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