Santarcangelo, bimba folgorata: accordo di mediazione tra Citelum e la famiglia

Rimase folgorata nel 2017, bambina risarcita con 43mila euro. Un tavolo di mediazione ha chiuso la procedura legale seguita all’incidente avvenuto nella frazione clementina di Sant’Ermete il 5 settembre 2017, quando una 11enne restò folgorata dopo aver toccato un lampione. Non ci sarà bisogno di sviscerare la questione in punta di diritto per scrivere la parola “fine” al contenzioso. Con la mediazione concordata, il riconoscimento di rivendicazioni e spettanze è arrivato infatti in tempi più brevi di quanto avrebbe consentito un’azione penale.


La vicenda

Un istante prima inseguiva la gattina che stava scappando verso il giardino dei vicini. Un istante dopo tutto il suo mondo era inghiottito dal buio. A fare da spartiacque la mano che appoggiata ad un lampione, mentre recuperava la bestiola rintanata sotto alla ringhiera, le costò una scarica elettrica da 220 volt. Solo l’intervento del padre, che riuscì a rianimarla dall’arresto cardio circolatorio, scongiurò il peggio. Un sinistro, spiega il legale della famiglia, Maurizio Vagnoni, avvenuto perché il «palo era sprovvisto della messa a terra dei fili, tra cui uno scoperto toccava la superficie».


La battaglia legale

Lesioni colpose. Questo il reato che fu ipotizzato nella denuncia depositata da Vagnoni. Destinatario della querela il Comune dove sorgeva il lampione; coinvolto il gestore che erogava l’energia, la ditta francese Citelum, vincitrice del bando da 2,8 milioni di euro per sostituire 9mila punti luce con quelli a led. Alla fine si è giunti a una soluzione bonaria tra le parti, mediante un indennizzo di 43mila coperto della compagnia assicurativa garante della responsabilità civile del Comune, salvo la franchigia base prevista dalla polizza che resta a carico dell’amministrazione. A esprimere soddisfazione l’avvocato Vagnoni che sottolinea «le lunghe traversie affrontate dalla famiglia dopo l’episodio che si verificò nella già delicata età sviluppo». E aggiunge che «ha partecipato al risarcimento in via residuale anche la società che si occupava della verifica sulle certificazioni dell’impianto». Ora nessuna causa si profila, chiarisce, perché la vicenda si è chiusa grazie alla mediazione di Inmediar, con l’intervento dell’avvocato Alessandro Letta.

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