Santa Sofia. Maxi esercitazione di soccorso per una piena del Bidente

Santa Sofia
  • 12 dicembre 2025

Una piena improvvisa del fiume Bidente, un gruppo di pescatori travolti dalla corrente e una chiamata d’emergenza al 112. È questo lo scenario dell’esercitazione di Protezione Civile su scala provinciale “Dam Rescue Exercise 2025”, che si svolge da venerdì 12 a sabato 14 dicembre tra la Diga di Ridracoli e i tratti montani del Bidente, nei comuni di Santa Sofia e Galeata. La simulazione è ambientata nel parco fluviale “G. Zanniboni”, in località Capaccio-Settegalli, dove una decina di pescatori si ritrova per prepararsi a una gara nel tratto di fiume regolamentato dalla Regione Emilia-Romagna per l’attività di pesca, ignorando le previsioni meteo sfavorevoli e le norme di comportamento previste in caso di allerta.

Le condizioni meteorologiche peggiorano rapidamente: la perturbazione, annunciata da un’allerta arancione nei giorni precedenti, combinata con le manovre di scarico programmate della diga, provoca un rapido innalzamento del livello dell’acqua. La corrente travolge i pescatori trascinandoli a valle: solo uno di loro riesce a lanciare l’allarme e segnalare l’emergenza.

Da quella telefonata parte immediatamente la catena dei soccorsi, fulcro dell’esercitazione che coinvolge complessivamente circa 80 operatori tra Vigili del Fuoco, personale sanitario e volontari. L’addestramento ha l’obiettivo di testare procedure, tempi di intervento e coordinamento in uno degli scenari più critici per il territorio: una piena improvvisa in un corso d’acqua montano. Per quattro giorni – inclusi il primo e l’ultimo dedicati ad allestimento e smontaggio – il Bidente diventa un campo di prova per uomini e mezzi impegnati in attività di ricerca e salvataggio in acqua, soccorso tecnico e sanitario, supporto dei volontari, operazioni logistiche e comunicazione tra le diverse forze in campo. Il tutto in un contesto controllato, senza coinvolgimento diretto della popolazione, ma con l’obiettivo di verificare e migliorare la risposta del sistema regionale di Protezione Civile.

L’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile partecipa con funzionari della sede centrale di Bologna e dell’Ufficio territoriale di Forlì-Cesena, supportati da due squadre di volontari per la ricerca sul terreno e tre squadre cinofile del Coordinamento provinciale del volontariato di Forlì-Cesena.

Essenziali per la riuscita della simulazione sono anche i cinque figuranti della Croce Rossa Italiana, tre dei quali interpretano i pescatori caduti nel fiume. La Croce Rossa mette a disposizione anche una squadra di operatori polivalenti di salvataggio in acqua. Presenti inoltre squadre specializzate nel soccorso fluviale e alluvionale per il recupero in ambiente acquatico, ambulanze, elicottero e mezzi speciali per la ricerca dei Vigili del Fuoco e del 118 Romagna Soccorso.

L’esercitazione è promossa dalla Direzione regionale Vigili del Fuoco Emilia-Romagna in collaborazione con l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, la Croce Rossa Italiana-Comitato regionale dell’Emilia-Romagna, il Coordinamento provinciale volontariato di Protezione civile di Forlì-Cesena e con il supporto del NUE 112 Emilia-Romagna, del 118 Romagna Soccorso e di Romagna Acque-Società delle Fonti.

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