Santa Sofia. Oltreterra, due giorni per il futuro della montagna

Forlì

Santa Sofia si conferma laboratorio nazionale per le politiche di rigenerazione della montagna. Oggi e domani torna infatti per il nono anno “Oltreterra”, il progetto promosso da Slow Food Italia, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Romagna Acque Società delle Fonti e Legambiente Italia. In questi nove anni la rete di Oltreterra si è costantemente ampliata divenendo un laboratorio di idee e di pratiche unico a livello nazionale, le competenze si sono sommate, gli obbiettivi moltiplicati, nell’ottica di costruire un futuro possibile per la montagna come nuova frontiera di un vivere sostenibile. Un lavoro corale che ha saputo innescare progetti concreti e virtuosi, coinvolgendo enti ed amministrazioni, dal consumo dell’acqua consapevole, a una silvicoltura sostenibile, dal cibo buono, pulito e giusto di una agricoltura di prossimità, al recupero di colture marginali come quella del castagno, alla valorizzazione turistica degli spazi appenninici.

Premio Testa di Legno

Al termine della due giorni verrà consegnato il Premio Testa di Legno, scultura in castagno opera dell’artista di Spinello di Santa Sofia Giuseppe Giovannuzzi, a una personalità che si sia distinta nell’impegno per la salvaguardia e la promozione della montagna, un riconoscimento alla perseveranza di chi per la montagna lotta quotidianamente, anche testardamente, perché sa di essere dalla parte del giusto. Il nome sarà svelato venerdì.

Temi e programma 2022

Se l’anno passato è servito, fra le altre cose, a delineare la norma degli accordi di foresta, o a creare la rete dei castanicoltori dell’Appennino, solo per fare qualche esempio, quest’anno si introdurranno ulteriori argomenti. Quest’anno saranno protagonisti pascoli e pastori, emblemi dell’habitat montano, custodi dimenticati della biodiversità. Si parte quindi con una giornata voluta dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna che si aprirà con la conferenza di presentazione del progetto Life ShepForBio, il progetto di ricerca (che si protrarrà fino al 2027) per il recupero e di monitoraggio dello stato di conservazione delle superfici pastorali degradate in Toscana ed in Emilia Romagna. Praterie e pascoli sono tra gli ambienti più ricchi di biodiversità; la loro conservazione è minacciata dall’abbandono delle attività zootecniche e agricole tradizionali e dall’espansione della vegetazione che ne stanno progressivamente modificando la funzione e fruibilità. Per invertire questa tendenza sono numerose le azioni che si possono mettere in campo, tra cui interventi diretti di conservazione degli habitat e la realizzazione di infrastrutture al servizio delle aziende agricole, per facilitare la loro attività. Si analizzeranno i modelli delle “scuole pastorali” europee, si mettono sul piatto alcune esperienze virtuose in atti sulla montagna italiana. All’ordine del giorno anche cambiamenti climatici, rigenerazione delle comunità dei borghi appenninici, analisi e recupero dei legni antichi per l’utilizzo nel restauro di beni culturali e architettonici storici.

Tavoli di lavoro

Tutti possono partecipare iscrivendosi ai tavoli di lavoro dedicati a ciascun argomento: accordi di foresta, castagneti, legni storici, pascoli e aree aperte, turismo nelle aree protette, cibo e identità territoriali, che lavoreranno nella seconda giornata, per tornare in plenaria a rendere il frutto dei ragionamenti e delle idee. Tutto il programma è consultabile sul sito www.oltreterra.it e si possono seguire i lavori dei tavoli on line, per iscriversi o avere ulteriori informazioni di carattere organizzativo contattare: 348 5251193 amministrativo@faredelbene.it.

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