Sant'Angelo rinasce, riaprono i negozi

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Sant’Angelo risorge, oggi riapre anche la macelleria, mentre ieri sono tornati i nonnini alla residenza sanitaria. Una rinascita dopo la maxi alluvione causata dall'esondazione dei torrenti Rigossa e Rio Baldona che hanno messo sott’acqua parte della popolosa frazione.

Pasticceria e farmacia operative

Molte famiglie sono state colpite duramente e hanno dovuto buttare elettrodomestici, mobili e oggetti. Tra le attività più colpite: la farmacia, la pasticceria e la macelleria del paese. Ma da oggi sono di nuovo tutte aperte. «Già martedì 16 maggio, vista la pre-allerta, avevo chiuso al pomeriggio e mandato a casa i dipendenti - riferisce Gianluca Pagliarani, storico titolare della pasticceria -. Ma mai mi sarei immaginato un disastro simile durante la notte. Allagato il negozio, ma anche un metro e mezzo d'acqua negli scantinati, con la rovina completa di frigoriferi, attrezzature, scorte, per danni da calcolare ma di varie decine di migliaia di euro. Venerdì 19 abbiamo riaperto ma solo mezza giornata per dedicare l'altra a sistemare i disastri. Grazie a tutti i volontari». «Ho avuto molti danni, forse anche 50.000 euro - aggiunge il farmacista Antonio Gorgone - Negli scantinati sono andati a male computer, vari deumidificatori, montacarichi, attrezzature varie, scorte di medicinali. Per fortuna che molti giovani volontari mi hanno aiutato a rimettere a posto e riaprire subito l'attività».

Oggi riparte la macelleria

La macelleria per 10 giorni è rimasta chiusa: «All'inizio pensavamo di mollare - riferiscono i coniugi Franca Brandinelli e Mirco Neri - poi centinaia di telefonate di solidarietà ci hanno fatto cambiare idea. Il negozio pieno d'acqua e un metro e mezzo nel deposito interrato sono stati liberati da varie decine di volontari. Ma è tutto da buttare: dai frigo con grandi scorte di carne pregiata visto che serviamo un'ampia zona, fino ad attrezzature di ogni genere e l'intero impianto elettrico. Abbiamo provato a far ripartire uno dei frigoriferi: si è incendiato! Anche il nostro commercialista ci ha consigliato di chiudere per sempre: per rimetterci in sesto ci vorranno forse 50.000 euro che non riprenderemo mai prima della pensione. Poi ci sono arrivate centinaia di telefonate e lettere commoventi. Ci abbiamo messo il cuore e deciso che non possiamo lasciare Sant'Angelo senza una macelleria». Oggi dalle 7.30 l'attività riapre.

Nonni di nuovo alla Rsa

Ieri pomeriggio gran movimento alla casa dei nonni “Arturo Fracassi”: sono tornati i 16 anziani che dopo l'alluvione erano stati trasferiti alla Rsa “Il Castello” di Longiano. Emozioni forti per i nonni, ma anche per il personale medico che li accudisce.

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