A Sant’Agata sul Santerno la gente continua a lanciare appelli sui social perché sono quasi tutti senza cibo e con i cellulari scarichi e non riescono a chiamare i soccorsi, il paese è isolato. In neanche un’ora il fiume da cui prende il nome l’ha travolto e stravolto, trasformando il paese in Sant’Agata “nel” Santerno. Non più sul, ma sempre più sotto. Una catastrofe di acqua e fango. È così che si trova il piccolo comune della Bassa Romagna che nelle prime ore di ieri è stato sommerso dal fiume. L’argine sinistro a ridosso della ferrovia non ce l’ha fatta e la furia dell’acqua lo ha sbriciolato. Una voragine di oltre 40 metri, che ogni ora aumentava. E così nei terreni si è riversato il fiume impetuoso che ha allagato i campi e raggiunto il centro abitato, abbattendo cartelli stradali, piegando le saracinesche delle attività e bloccando in casa tutti gli abitanti. Compreso il sindaco, Enea Emiliani, isolato nel palazzo comunale in cui si trovava per coordinare l’emergenza. Impossibile per ora uscire da lì.

Sant’Agata sul Santerno è un paese isolato, il sindaco bloccato in municipio
