Sant'Agata sul Santerno: adesca gli anziani per derubarli in casa. Ladra a luci rosse a processo

Prediligeva uomini di una certa età, probabilmente più facili da raggirare facendo leva su doti che la natura le aveva concesso. Truffa, furto, rapina. Sono solo alcune delle denunce che una donna di origine tunisina oggi 40enne ha accumulato prima di essere stata identificata dall’ennesima vittima, un 68enne di Sant’Agata sul Santerno. Pensava ingenuamente che i momenti di intimità trascorsi con l’avvenente straniera non nascondessero in realtà secondi fini; come per esempio fare razzia dei contanti lasciati incustoditi per casa. Quando si è accorto che dal proprio portafogli mancavano 140 euro, ha subito contattato i carabinieri, che sulla scorta delle denunce raccolte fino a quel momento e delle descrizioni date dalle vittime dei raggiri, hanno potuto fornire all’anziano un’immagine della presunta ladra, ottenendo una risposta certa.
Per la donna - tutelata dall’avvocato D’Errico del foro di Bologna - il processo per furto in abitazione è approdato ieri davanti al giudice monocratico Cristiano Coiro e al vice procuratore onorario Claudia Lapazi. Sentito come teste uno dei carabinieri della Stazione che, a partire dalla denuncia effettuata a fine 2018, ha effettuato le indagini giungendo all’identificazione dell’imputata. La segnalazione è del 20 dicembre. Quel giorno la 40enne sarebbe entrata in casa dell’anziano intrattenendosi con lui, per poi mettere le mani sul suo portafogli. Non sapeva, probabilmente, che le forze dell’ordine le stavano dando la caccia, e che già erano in possesso di un fascicolo fotografico con almeno tre precedenti segnalazioni; sommati, quegli episodi si sono tradotti nell’avviso orale emesso il 10 gennaio 2019 dal questore, e nel processo ora in corso.

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