Il Sangiovese in anteprima a Faenza. Riserve 2017 un'annata difficile domata

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FAENZA. “Vini ad arte” l’anteprima del Sangiovese che si rinnova ogni febbraio a Faenza si è confermata un’occasione utile per aprire una panoramica sull’annata delle riserve in uscita ora in commercio, ma anche sulle ultime due annate di produzione del rosso romagnolo, e anche delle Albane. Cinquantasei erano le cantine presenti in rappresentanza delle ben 12 sottozone romagnole attuali. Va anche detto che a questa manifestazione curata dal Consorzio Vini di Romagna mancavano anche diversi nomi importanti dell’enologia romagnola, specie proprio della zona faentina.
Novità in disciplinare
Intanto quello che emerso è che sono in arrivo anche diverse novità per il disciplinare del Sangiovese. Ne entreranno infatti a far parte due nuove sottozone, quella di Imola e quella di Rimini, a sua volta articolata in tre territori: San Clemente, Coriano e Verucchio, mentre molto probabilmente la zona San Vicinio e evolverà nella menzione “Mercato Saraceno” più riconoscibile. Sono poi in discussione variazioni sulle tipologie, per il Romagna Bianco, Rosato e Rosso non ci sarà più la specifica del vitigno, mentre per la sottozona Oriolo l’intenzione è quella di ottenere l’autorizzazione a inserire il vitigno Centesimo.
L’assaggio
Nella degustazione di domenica scorsa a Casa Spadoni, nuova collocazione dell’evento enologico, si è cominciato con Romagna Albana nelle versioni Secco 2019 (28 etichette), per chiudere con la versione Passito annate 2018, 2017, 2016 (9 etichette). Nutrita la lista dei Romagna Sangiovese Doc 2019, Romagna Sangiovese Doc Superiore 2018, e soprattutto dei Romagna Sangiovese Doc Riserva 2017, con qualche inedito 2016, 2015 e 2014, per 89 etichette. Cosa emerge da questo assaggio, per cui certo il tempo non era abbastanza? Intanto, per le riserve 2017 al centro dell’attenzione, la conferma di una annata difficile, segnata da alte temperature e vendemmie anticipate, anche di molto. Non sono però mancate le sorprese felici, perché la stoffa del vignaiolo emerge proprio quando il gioco si fa duro, e si legge bene in bottiglia chi ha saputo reagire in vigna e gestire in cantina. Sempre l’annata ha spesso messo in affanno il tannino tipico del vitigno, mantenere nei vini una freschezza adeguata era dunque la scommessa da vincere. Se c’è un’area che emerge per struttura ed equilibrio è senza dubbio quella di Predappio che schiera veterani e nuove generazioni di vignaioli sempre più consapevoli del proprio territorio e delle proprie possibilità. Sorprendono poi positivamente alcuni risultati del Riminese, ma le bottiglie meritevoli di assaggio e bevute conviviali sono molte. Proponiamo una scelta, davvero essenziale e senza alcuna velleità di classifica, di quelle che ci hanno colpito per la spiccata territorialità, la freschezza e la piacevolezza.

10 DA PROVARE. Primo Segno 2018 Romagna Sangiovese Superiore-Villa Venti (Longiano). Naso pepato accattivante, fresco e piacevole.

Vigna del Generale 2017 Romagna Sangiovese Superiore Riserva -Fattoria Nicolucci (Predappio). Una certezza, potente al naso e al sorso.

Scabi 2018 Romagna Sangiovese Superiore -San Valentino (Rimini). Un Sangiovese dalla fattura internazionale, legno ben dosato.

Dado 2017 Romagna Sangiovese Doc - Enio Ottaviani (Rimini). Una conferma, leggera speziatura al naso, sapido al sorso.

Le lucciole 2017 Romagna Sangiovese Predappio Riserva - Chiara Condello. Stupendo al naso, in bocca esprime un frutto suadente e fresco, legno dosatissimo.

Pandolfo Riserva 2017 Romagna Sangiovese Superiore Riserva - Pandolfa (Predappio). Dolce al naso, balsamico in bocca.

Poggiogirato 2017 Romagna Sangiovese Superiore Riserva - Poggio della Dogana Ottoviti (Castrocaro). All’olfatto esplode il frutto polposo con una punta di surmaturo. Alcol e freschezza camminano di pari passo.

Quartosole 2017 Romagna Sangiovese San Vicinio Riserva Vigna Baruccia -Tenuta Casali. Invitante conferma in bocca franchezza di frutto e freschezza.

Pietramora 2017 e 2016 Romagna Sangiovese Marzeno Riserva -Fattoria Zerbina. L’evoluzione da un’annata all’altra è evidente e il tempo apporta pregio. il 2016 ha un bel naso di viola. Pieno in bocca, caldo e morbido.

Ombroso 2017 Romagna Sangiovese Bertinoro Riserva -Giovanna Madonia. Il naso quasi di amarena conquista subito, al gusto cresce.

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