San Piero, vandali ai giardini e il sindaco fa un appello alle famiglie

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Vandalismi ai giardini del “Mercato Vecchio” a San Piero in Bagno e il sindaco Marco Baccini scrive ai cittadini per segnalare il problema e allega le foto dei danni fatti ai giochi e agli arredi recentemente istallati che sono stati imbrattati con scritte di vario tipo.

Scrive Baccini: "Credo di condividere lo stesso stato di delusione e arrabbiatura che ognuno di noi può provare nel prendere atto di simili gesti, che deturpano i nostri luoghi pubblici, per di più finalizzati allo svago dei più piccoli nostri concittadini. Oltrechè deluso e arrabbiato, sono anche demoralizzato nel considerare che solo il 16 giugno scorso abbiamo inaugurato insieme l’apertura dei nuovi giardini, dopo un intervento di riqualificazione per il quale abbiamo investito € 110.000 e che ha richiesto un impegno non scontato di progettazione, realizzazione e ricerca dei fondi. Una denuncia che sottolineo in modo ancor più severo, per la natura dell’intervento, che è nato da un progetto di Educazione Civica con gli studenti delle Scuole Medie. Se questo è il grado di apprezzamento, cura e sensibilità che i nostri giovani hanno per i luoghi pubblici, mi chiedo se serva veramente impegnarsi in modo appassionato e quotidiano per rinnovare i nostri paesi. E mi chiedo con quale velleità e presunzione i nostri giovani pretendano un mondo migliore. Voglio sinceramente sbagliarmi e circoscrivere questo atto ad un caso isolato. Ad un errore di gioventù di qualche gruppo di giovani. Ma chiedo ad ogni famiglia, quale prima colonna sociale dell’educazione, di sensibilizzare necessariamente i giovani ad avere rispetto e cura dei luoghi pubblici, che sono la nostra casa comune, nella quale vogliamo vivere in modo decoroso e dignitoso. In questi casi, non vale neppure richiamare a maggiori controlli. In primo luogo, perché vogliamo continuare a credere a quel rapporto di fiducia che caratterizza la nostra Comunità e, in secondo luogo, perché siamo convinti che le regole della buona convivenza non debbano essere il frutto di un’attività di controllo poliziesco, ma bensì il normale portato di un’educazione e maturità diffusa".

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