San Mauro, salvò 38 ebrei: si celebra il coraggio di Giorgetti, il primo italiano tra i "Giusti"

Cesena

Nella “Settimana della memoria”, Sammauroindustria ricorda Ezio Giorgetti, che salvò la vita a 38 ebrei. Giovedì 26 gennaio, alle ore 20.30, sarà presentato il libro che ricorda quegli avvenimenti di cui il sammaurese fu protagonista, al fianco di altre persone.
Ezio Giorgetti, per il suo coraggio, è stato il primo italiano ad essere inserito nel “Bosco dei Giusti" a Gerusalemme, dove c’è un carrubo che lo ricorda. La dedica è al sammaurese che salvò dalla condanna certa 38 ebrei evasi da un campo di internamento. La storia di Giorgetti è anche scolpita nel libro “Un cammino lungo un anno. Gli ebrei salvati dal primo italiano Giusto tra le Nazioni”. Scritto dal giornalista Emilio Drudi, sarà presentato giovedì prossimo, alle ore 20.30, nella sala Gramsci a San Mauro, alla presenza dell’autore, che dialogherà con Miro Gori. L’evento sarà aperto dai saluti della sindaca Luciana Garbuglia e da Daniele Gasperini, presidente di Sammauroindustria, associazione che organizza la serata. La data della presentazione non è scelta a caso, dal momento che introduce la “Giornata della memoria”, momento commemorativo delle vittime dell’Olocausto.

Giorgetti nacque nell’ottobre 1912 a San Mauro Pascoli, nella “Cuntraeda dla Viuleta”, dove oggi c’è l’ambulatorio dei medici di base. La sua era una storica famiglia che gestiva il primo forno di San Mauro di Romagna. Nei primi mesi del 1943 si trasferì a Bellaria, dove insieme alla moglie Libia gestì l’albergo “Savoia”, una grande villa in stile liberty dei primi del Novecento.
In questo contesto venne a contatto con un gruppo di ebrei fuggiti dai Balcani da un campo di internamento: il loro intento era quello di approdare in Sicilia già sotto il controllo dell’esercito Alleato. Iniziò da qui una storia pazzesca, che vide Giorgetti e un gruppo di persone ospitare ed aiutare il gruppo di ebrei, mettendo a rischio le proprie vite. Tra queste, c’era il maresciallo dei carabinieri di Bellaria, Osman Carugno, anch’egli oggi nel “Bosco dei Giusti” a Gerusalemme. Tutti assieme riuscirono a salvare i perseguitati.
Proprio per questo sforzo umanitario Giorgetti, il 16 giugno 1964, vide apporre il suo nome nel “Bosco dei Giusti” a Gerusalemme. Primo italiano ad essere insignito del titolo di “Giusto tra le Nazioni” presso lo Yad Vashem, in suo onore fu piantato un piccolo carrubo, che oggi è divenuto un maestoso albero. Negli anni successivi anche il nome di Carugno è stato inserito nel medesimo luogo.

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