San Mauro, ritrova il compagno delle elementari dopo 67 anni

Due amici 76enni si ritrovano dopo 67 anni dall’ultimo incontro. Terzo Carnaroli di San Mauro è riuscito nell’impresa di riabbracciare il compagno del cuore delle scuole elementari.

Nel giugno 1955 Terzo Carnaroli e Luciano Galvani frequentavano entrambi la 3 elementare, nella zona di Urbino. Il sammaurese Terzo Carnaroli, è infatti nato a Urbino da una famiglia di mezzadri, e ha frequentato le scuole elementari in una frazione di campagna, denominata Marcella, con l’amico Galvani. «Nel 1955 la mia famiglia si trasferì da Urbino a San Mauro Pascoli – ricorda Carnaroli - così mi dovetti separare dal mio amico Luciano. Ho continuato le scuole, frequentando poi il collegio dei frati francescani di Longiano fino al 1962. In seguito, per sbaglio mi iscrissi all’istituto tecnico commerciale, anziché all'istituto industriale, che a Cesena sono uno davanti all’altro. Così invece di radiotecnico sono diventato ragioniere. Ho fatto il contabile in diverse ditte di San Mauro Pascoli per poi terminare gli ultimi venti anni alla Banca Malatestiana a San Vito». Sposato con Fiorenza, ha due figlie, Federica ora insegnante di lettere alle medie di Savignano e Sabrina fisioterapista specializzata all’ospedale Bufalini di Cesena, sezione robotica a Cesenatico.

Luciano Galvani, nato a Urbino è residente oggi a Sassocorvaro. Dopo le elementari, frequentate con Terzo Carnaroli, Luciano ha intrapreso l’arte del muratore, andando a lavorare con suo zio che aveva un'impresa edile, divenendo un abile costruttore con l’impresa ereditata dallo zio. Sposato nel 1971 con Anna con cui vive, ha avuto 4 figli: Luca, Laura, Lorenzo e Paolo. Il primo ha uno studio da architetto a Cattolica. «Per caso cercando un numero di telefono di Cattolica - dice Carnaroli - mi sono imbattuto nello studio tecnico Galvani. Mi è tornato in mente il mio amico d’infanzia e preso dalla curiosità se fosse suo parente l'ho chiamato. Immaginate la mia gioia quando ho saputo che era il padre e mi ha dato il numero di telefono. L’ho chiamato immediatamente e ci siamo fatti festa».

«Sabato scorso con mia moglie e le famiglie delle mie due figlie avevamo programmato un’uscita a Carpegna in dieci. Una volta là, visto che i nipoti erano stanchi per aver corso troppo, a mezzogiorno ho chiesto a mio genero Pier Luigi se mi accompagnava a Sassocorvaro che dista mezz’ora di macchina. Con grande emozione ci siamo ritrovati a casa di Luciano che ci aspettava con ansia. Sua moglie aveva preparato un maxi pranzo, con anche la piadina e il prosciutto che io e Luciano mangiavamo di gusto da piccoli. Dopo aver rivangato i bei tempi della scuola, abbiamo brindato con gioia al nuovo incontro, promettendoci stavolta di rivederci senza aspettare troppo».

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