San Mauro Pascoli, la storia della famiglia Gori dal 1860 al sindaco di Bergamo

San Mauro Pascoli
  • 18 marzo 2024

Una ricerca storica degli instancabili Mauro Rossi, Giuseppe Casadei con l’aiuto di Mauro Lumini, riporta alla luce la storia di una nota famiglia sammaurese, dal trisnonno Giuseppe Gori fino a Giorgio Gori, attuale sindaco di Bergamo.

Letterato, poeta e console

A San Mauro Pascoli c’è una via dedicata a Giuseppe Gori (la strada che collega la via Manzoni con la via Rio Salto): storico letterato, poeta, e regio console nella Repubblica di San Marino. Giuseppe nacque a San Mauro di Romagna il giorno 8 dicembre 1860 da Luigi, insegnante elementare, e da Dorotea Vincenzi. Si laureò a Bologna nella facoltà di lettere e per 40 anni insegnò lettere nel ginnasio governativo a San Marino. Dal 1911 al 1935 ricoprì a San Marino la carica di regio console del Re d’Italia. Venne poi allontanato dall’incarico con una lettera di Mussolini, e non seppe mai il motivo della cacciata. Giuseppe si sposò nel 1897 con Tina Benedetta Vacchi (nata a San Marino il 8 agosto 1868) e morì il 25 marzo 1937, venne sepolto a San Mauro Pascoli nel deposito della “Famiglia Carratello”. Dal matrimonio nacquero 4 figli: Italo, Giovanni, Miryam e Libero.

Giuseppe Gori era coetaneo di Giovanni Pascoli, legato da una lontana parentela, e con il Poeta ha avuto una fitta corrispondenza. Gori dopo la morte di Pascoli rimase in corrispondenza con Maria la sorella del Poeta. Nel museo di Barga sono conservate diverse lettere che Gori ha scritto a Giovanni Pascoli.

Figli decorati di guerra

Italo Gori, figlio di Giuseppe nacque il 17 giugno 1898 a San Marino. Allo scoppio della prima guerra mondiale si arruolò volontario nel Regio esercito italiano, venne assegnato al 7° Reggimento alpini, promosso caporale del Battaglione “Feltre”, e decorato con medaglia di bronzo nell’azione di Cima Valderoa del 14 dicembre 1917. Italo Gori partecipò come volontario all’impresa di Fiume il 12 settembre 1919 con Gabriele D’Annunzio del quale era aiutante di campo e che lo soprannominò “San Marino”. Anche nella seconda guerra mondiale si arruolò volontario col grado di sottotenente e combatté nella campagna di Russia. Nel dopoguerra si è trasferito a Rimini dove ha svolto la professione di avvocato diventando cittadino italiano. Dal 1958 al 1987 è stato capogruppo degli alpini di Rimini.

Giovanni Gori nacque il 21 novembre 1899, e come il fratello Italo allo scoppio della prima guerra mondiale si arruolò volontario nel Regio Esercito Italiano, viene assegnato al 7° Reggimento Alpini, promosso Caporale nel Battaglione “Feltre”, e come il fratello decorato con medaglia di bronzo nell’azione di Cima Valderoa del 14 dicembre. Venne poi trasferito nel ruolo allievi ufficiali e dopo il corso alla scuola militare di Modena dove venne promosso sottotenente, proseguì la sua carriera nel 5° reggimento alpini. Si trasferì a Bergamo dove diventò un noto industriale, si sposò ed ebbe 5 figli.

L’attuale sindaco di Bergamo

Giorgio Gori è nato il 25 marzo 1960 da Alberto Gori e Mimma Gavazzeni. Nel 1989 divenne responsabile delle tre reti del “Gruppo Mediaset”, nel 1991 poi direttore di Canale 5, nel 1997 alla guida di Italia 1, per tornare nel 1999 a Canale 5. In seguito fondò la casa di produzione “Magnolia”. Divenne sindaco di Bergamo dopo il ballottaggio del 9 giugno 2014 con il 53,50% di preferenze e nelle elezioni del 26 maggio 2019 è stato riconfermato sindaco al primo turno con il 55% dei voti.

«Per quanto importante è stata la storia di Giuseppe Gori e dei figli Italo e Giovanni – sottolineano Mauro Rossi e Giuseppe Casadei - altrettanto importante è la storia dei loro discendenti. Da Giuseppe a Giovanni a Alberto e oggi Giorgio, sindaco di Bergamo e pronipote del sammaurese Giuseppe Gori. Una famiglia le cui origini devono inorgoglire tutti i sammauresi».

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