San Mauro Pascoli, la casa passiva spopola su Tik Tok

Esperto sammaurese, dalla prima casa passiva a San Mauro Pascoli alle attuali migliaia di visualizzazioni su Tik Tok in pochi giorni.
Alberto Berardi, ha messo in rete anche un video informativo che sta avendo molte visualizzazioni (circa 16.200 in poche settimane), dopo che è uscito un servizio sull'Ansa su "la direttiva europea sulle case green", con le nuove norme e il via libera dell'eurocamera alla cosiddetta direttiva sulle case green “per l'efficienza energetica degli edifici in tutta Europa” con l’obiettivo di far rientrare tutti gli edifici residenziali nella classe energetica E. L’orizzonte temporale fissato è il 1° gennaio 2030 e per arrivarci pronti è necessario mettere in campo interventi che vanno dai nuovi cappotti termici alla sostituzione degli infissi, dall'addio alle vecchie caldaie all’installazione dei pannelli solari. In molti sottolineano come la fattibilità del progetto, in tempi così ristretti, non sia scontata, visto che si richiede un taglio dei consumi energetici di circa il 25%.
Ma in zona c'è un esperto che questo tema lo aveva approfondito già 13 anni, quando progettò e realizzò la prima casa passiva, un'abitazione senza bisogno di riscaldamento, proprio a San Mauro Pascoli dove vive e lavora. «Una casa passiva - riferisce Berardi - è un'abitazione in grado di assicurare un comfort termico senza il bisogno di impiegare impianti di riscaldamento tradizionali. Si dice passiva perché la somma degli apporti passivi di calore dell'irraggiamento solare trasmessi dalle finestre e il calore generato internamente all'edificio da elettrodomestici e dagli occupanti stessi sono quasi sufficienti a compensare le perdite dell'involucro durante la stagione fredda». Su come sia possibile aggiunge: «Costruire seguendo criteri di risparmio energetico consente di ridurre il consumo energetico per il riscaldamento della nuova casa, risparmiando materie prime, ed evitando l'emissione di sostanze nocive per il clima e la società. Studi dimostrano che il 75% del fabbisogno energetico delle abitazioni viene utilizzato per il riscaldamento». Su come nacque l'idea riferisce: «Lavorai su questo progetto passivo, di cui conoscevo solo il nome e il concetto, andando a visitare diversi fabbricati già realizzati nel nord Italia, visitando alcune fiere e facendo e rifacendo progetti del fabbricato per ottenere il risultato desiderato. Dopo aver girato parecchio soprattutto al nord Italia, insieme a mio fratello Marco, architetto del progetto, abbiamo realizzato prima lo studio poi la casa passiva».